2012-09-13 08:23:56

"Sì" di Berlino al Fondo salva-Stati. Barroso: il futuro dell'Ue è l'unione politica



La Corte costituzionale tedesca considera legittimi l'Esm, il dispositivo di stabilità europea e il Patto fiscale, ma pone determinate condizioni alla ratifica. “Un buon giorno per la Germania e un buon giorno per l'Europa”. Così la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha commentato il pronunciamento della Corte. Commenti positivi anche dagli altri partner europei. Intanto il presidente della Commissione Europea, Barroso, a Strasburgo ha ribadito che il futuro dell'Unione Europea è nell'unione politica. Il servizio di Laura Serassio: RealAudioMP3

Con l’ok della Corte costituzionale tedesca, il Fondo permanente potrà finalmente entrare in vigore. Il verdetto dei giudici di Karlruhe pone un’unica condizione alla partecipazione della Germania a futuri interventi di solidarietà: per aumentare il contributo previsto, 190 miliardi di euro, dovrà esprimersi il Bundestag, che però non sarà chiamato ad approvare ogni singolo prestito, come invece è accaduto finora con il meccanismo temporaneo. “Un segnale forte della Germania all’Europa, una buona giornata per entrambe”, così ha commentato la Cancelliera Angela Merkel. L’Europarlamento, riunito a Strasburgo, ha accolto la decisione con un lungo applauso, proprio mentre il Presidente della Commissione europea, parlando all’aula plenaria, lanciava un appello: dare all’Europa un orizzonte politico più ambizioso, quello di una federazione di Stati. E il primo tassello di una maggiore integrazione europea è stato posto proprio ieri: il Commissario al mercato interno, Michel Barnier, ha presentato la proposta d’Unione bancaria: l’idea è dare alla Banca centrale europea il compito di controllare le banche della zona euro, permetterne l’apertura e dichiararne la chiusura, insomma accentrare i poteri oggi in mano ai supervisori nazionali. La palla passa ora ai 27, che dovrebbero decidere in tempo perché la nuova Unione bancaria sia operativa da inizio anno.

Sulla decisione della Corte costituzionale tedesca Massimiliano Menichetti raccolto il commento di Roberto Artoni, docente ordinario di Scienza delle finanze alla Bocconi di Milano: RealAudioMP3

R. - E’ una decisione in se stessa positiva, anche se centrista, perché bisognerà vedere se i limiti posti dal Fondo salva-Stati sono adeguati. Certamente costituisce una boccata d’ossigeno per l’euro e dovrebbe consentire di affrontare con più ponderazione i problemi che si porranno in futuro.

D. – Il fatto che il Fondo non dovrà superare i 190 miliardi di euro, senza il via libera del Bundestag, è un freno all'operatività del fondo?
R. – Poterebbe essere un freno, ma credo che anche i tedeschi abbiano un limite. Teniamo presente che i mercati europei sono essenziali per l’economica tedesca. Certamente, quanto espresso dai giudici non è una decisione negativa. Vedremo poi il grado di positività.
D. – Parallelamente, mentre si attendeva questa riposta, Barroso ha ribadito che l’Unione Europea deve muovere verso la federazione di Stati-Nazione, per la cui creazione servirà un nuovo trattato…

R. – Direi che è essenziale. Che cosa ha dimostrato la crisi di questi anni? Che la costruzione europea era estremamente instabile. In sostanza i 10 anni finiti nel 2007 sono stati anni economicamente tranquilli, positivi, in cui la costruzione europea non è stata sollecitata da tensioni. La crisi incominciata nel 2007 ha dimostrato invece che, se si voleva mantenere un’Unione Europea efficace, bisognava anche approfondire le caratteristiche di fondo: sul piano del controllo delle banche, sul piano politico, sul piano economico. Direi che adesso il punto è questo: come questo progetto di unione andrà avanti, perché c’è il pericolo che sia un’unione recessiva sul piano economico e sociale o un’unione progressiva e qui qualche dubbio c’è. Per cui bisogna proprio uscire da questa logica di austerità a tutti i costi in attesa di un ipotetico rilancio.











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