"Tutti stanno pregando
per questa visita. C'è stata una grandissima disponibilità sia da parte delle autorità
del governo sia da parte delle Chiese. E abbiamo anche avuto delle testimonianze importanti
da parte di tutta la componente musulmana. Il Santo Padre è davvero percepito come
un uomo di tutti". Così il Nunzio apostolico in Libano, mons. Gabriele Giordano
Caccia, alla vigilia del 24° Viaggio Apostolico di Benedetto XVI. Soprattutto
si avverte l'entusiasmo dei giovani, molto numerosi nel Paese nonostante sia forte
la crisi economica e le ripercussioni delle tensioni politiche in Medio Oriente che
costringono spesso, i cristiani in particolare, ad emigrare. "Sono sicuro che l'Esortazione
Apostolica post-sinodale La Chiesa in Medio Oriente, che il Papa viene a firmare
e a consegnarci, è un segno della provvidenza divina. L'assemblea sinodale del 2010
fu infatti profetica", afferma il Patriarca maronita Bishara al Rai, che ricorda
come proprio alla fine di quei lavori, incominciarono i movimenti popolari della primavera
araba in vari paesi. "Ci attendiamo una primavera dello Spirito, non attraverso la
violenza. I musulmani sono felici che venga il Papa perché lo sentono come portatore
di pace. Lo dicono perché lo sentono nel cuore". (a cura di Antonella Palermo e
di Alessandro Gisotti, inviato RV a Beirut)