2012-09-12 13:48:38

"Sì" di Berlino al Fondo salva-Stati. Barroso: il futuro dell'Ue è l'unione politica


La Corte costituzionale tedesca considera legittimi l'Esm (European Stability Mechanism), il nuovo meccanismo europeo di salvataggio e il Fiscal Pact, ma pone determinate condizioni alla ratifica. "Un buon giorno per la Germania e un buon giorno per l'Europa": così la cancelliera tedesca Angela Merkel ha commentato il pronunciamento della Corte. Intanto il presidente della Commissione Europea, Barroso, ribadisce che il futuro dell'Unione Europea è l'unione politica. Il servizio di Massimiliano Menichetti:RealAudioMP3

Si sblocca la questione fondo salva-Stati dopo l’approvazione, ieri mattina, del "Meccanismo di stabilità europea" conosciuto come Esm, tuttavia gli Alti magistrati di Karlsruhe hanno posto una serie di paletti per l'operatività del salvagente europeo. Stabilito ad esempio che i due rami del Parlamento tedesco dovranno essere informati delle decisioni dell'Esm e che l'esposizione della Germania al fondo salva-Stati non dovrà superare i 190 miliardi di euro senza il via libera del Bundestag, ovvero la Camera Bassa del Parlamento. In questo scenario, mentre si attendeva la decisione di Berlino, il presidente della Commissione Europea, Barroso, nel discorso sullo Stato dell'Unione davanti alla plenaria del Parlamento di Strasburgo, ha ribadito che l'Ue deve ''muoversi verso una federazione di Stati-Nazione'', per la cui creazione ''servirà un nuovo trattato''. E, sottolineando che il futuro dell'Unione Europea è l'unione politica, ha evidenziato che “entro dicembre sarà presentato un cosiddetto libro blu'' con i passi da fare per il futuro.

Sulla decisione della Corte costituzionale tedesca abbiamo raccolto il commento del prof. Roberto Artoni, ordinario di Scienza delle finanze alla Bocconi di Milano:

R. - E’ una decisione in se stessa positiva, anche se centrista, perché bisognerà vedere se i limiti posti dal Fondo salva-Stati sono adeguati. Certamente costituisce una boccata d’ossigeno per l’euro e dovrebbe consentire di affrontare con più ponderazione i problemi che si porranno in futuro.

D. – Il fatto che il Fondo non dovrà superare i 190 miliardi di euro, senza il via libera del Bundestag, è un freno all'operatività del fondo?

R. – Poterebbe essere un freno, ma credo che anche i tedeschi abbiano un limite. Teniamo presente che i mercati europei sono essenziali per l’economica tedesca. Certamente, quanto espresso dai giudici non è una decisione negativa. Vedremo poi il grado di positività.

D. – Parallelamente, mentre si attendeva questa riposta, Barroso ha ribadito che l’Unione Europea deve muovere verso la federazione di Stati-Nazione, per la cui creazione servirà un nuovo trattato…

R. – Direi che è essenziale. Che cosa ha dimostrato la crisi di questi anni? Che la costruzione europea era estremamente instabile. In sostanza i 10 anni finiti nel 2007 sono stati anni economicamente tranquilli, positivi, in cui la costruzione europea non è stata sollecitata da tensioni. La crisi incominciata nel 2007 ha dimostrato invece che, se si voleva mantenere un’Unione Europea efficace, bisognava anche approfondire le caratteristiche di fondo: sul piano del controllo delle banche, sul piano politico, sul piano economico. Direi che adesso il punto è questo: come questo progetto di unione andrà avanti, perché c’è il pericolo che sia un’unione recessiva sul piano economico e sociale o un’unione progressiva e qui qualche dubbio c’è. Per cui bisogna proprio uscire da questa logica di austerità a tutti i costi in attesa di un ipotetico rilancio.

Ultimo aggiornamento: 13 settembre 2012







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