Corte Costituzionale tedesca: sì al fondo salva-Stati
“La Corte costituzionale tedesca ha respinto le obiezioni, quindi il meccanismo del
fondo salva-Stati è lecito”. È il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, a
portare all’aula - in presa diretta - la notizia della decisione dell’Alta corte di
Karlsruhe. L’Emiciclo - riferisce l'agenzia Sir - interrompe per un istante il dibattito
sullo “stato dell’Unione” e accoglie la notizia con un applauso. “È già una buona
notizia per cominciare la giornata”, commenta subito Guy Verhofstadt, capogruppo dei
Liberaldemocratici. Nel frattempo prosegue il confronto tra i gruppi politici sullo
“stato dell’Unione”. Il capogruppo popolare Joseph Daul chiede “riforme, non mini-riforme”
per rafforzare l’unione economica e monetaria; “ma occorre coinvolgere i cittadini
e spiegare loro il valore aggiunto comunitario” per la soluzione della crisi. Hannes
Swoboda, capogruppo dei socialisti e democratici, insiste sulle azioni per la crescita
e invita a “non trascurare la questione sociale e occupazionale”: “Non si può tagliare
il bilancio Ue, come vorrebbero alcuni governi. Servono fondi per realizzare i programmi”
decisi in sede comune per rilanciare l’economia e il lavoro. Verhofstadt invece sottolinea
un passaggio del discorso di Barroso e afferma: “Non è una federazione di Stati quella
che vogliamo, ma una unione federale dei cittadini europei”. (R.P.)