2012-09-11 13:01:24

Rincaro cereali. Appello Onu: sostenere l'agricoltura nel Sud del mondo e ridurre sprechi


Il forte aumento dei prezzi dei cereali potrebbe innescare una crisi alimentare. E’ il timore dell’Onu che – attraverso l’Organizzazione per l’agricoltura e l’alimentazione (Fao), il Programma alimentare mondiale (Pam) e il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) - esorta la comunità internazionale ad agire per evitare tragiche conseguenze su milioni di persone nel Sud del mondo. Il servizio è di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

Attenzione ai poveri del pianeta e ai Paesi importatori di cibo. A fine agosto, secondo la Banca Mondiale, i prezzi di granturco, farina, soia sono aumentati del 6 per cento rispetto all’anno scorso. Il rischio di una nuova crisi alimentare è dietro l’angolo: nei giorni scorsi le principali agenzie dell’Onu impegnate nel settore hanno diramato diversi comunicati per sensibilizzare sui pericoli che potrebbero presentarsi già nei prossimi mesi. Occorre agire subito a sostegno dell’agricoltura nei Paesi del Sud del mondo, sottolinea il direttore generale della Fao, Graziano Da Silva, al microfono di Rafael Belincanta:

"Un apelo para as paìses mantenerem sius programas de ajuda...
Non diminuire le donazioni provenienti dall’occidente, dice: l’obiettivo di raggiungere la cifra di 200 milioni di dollari è sfumato, non siamo neanche alla metà".

La Comunità internazionale – aggiunge - mantenga i progetti di sostegno principalmente verso l’Africa dove stiamo lavorando per aumentare la produzione di prodotti locali.

"A Africa produz...
L’Africa produce facilmente la manioca, i fagioli e altri tuberi e questa attività potrebbe aiutare la situazione".

Si tratta di garantire lavoro e reddito nelle aree rurali dove vive il 70 per cento dei poveri del Pianeta. La preoccupazione – precisa ancora Da Silva - riguarda anche l’importazione di mais da parte di alcuni Paesi come la Mauritania.

"Nào è so' os Estados Unidos...
L’Europa e gli Stati Uniti devono darsi da fare anche sul fronte dei biocarburanti: l’Onu sostiene che bisogna rivedere le scelte di consumo soprattutto quando il mercato è sotto pressione. Infine, il Nord del mondo, deve impegnarsi a ridurre gli sprechi alimentari".







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