Gli Stati Uniti ricordano l'11 Settembre 2001. Il presidente Obama: l'America è una
nazione più forte e unita
Negli Stati Uniti si è ricordato l'undicesimo anniversario degli attentati dell'11
settembre 2001, costati la vita a quasi 3000 persone. A Ground Zero, il luogo dove
sorgevano le Torri Gemelle, si sono riunite le famiglie delle vittime. L'eredita'
di quegli attacchi – ha detto il presidente Barack Obama - "non è la paura ma un mondo
più sicuro, una nazione più forte e unita". Il servizio di Elena Molinari:
I due candidati
alla Casa Bianca hanno messo da parte le ostilita’ in nome della commemorazione e
della preghiera. Barack Obama a Washington, Mitt Romney in Nevada. Il presidente e
la first lady hanno osservato un minuto di silenzio nel giardino della Casa Bianca,
prima di deporre una ghirlanda al Pentagono. Il vicepresidente Biden ha fatto lo stesso
in Pennsylvania, dove uno dei quattro aerei si era schiantato dopo la ribellione dei
passeggeri contro i dirottatori. A New York per l’Amministrazione c’era il segretario
alla sicurezza Napolitano che ha assistito alla solenne e commovente lettura dei nomi
di chi ha perso la vita negli attentati. Il sito del World Trade Center e’ ormai rinato,
con una torre che svetta vicino a dove sorgevano le Torri Gemelle e due gigantesche
vasche di acqua nelle fondamenta delle torri. Manca solo il museo, che e’ rimasto
in sospeso per una lite sui costi, ma che grazie a un accordo siglato ieri sara’ completato
fra un anno. Le celebrazioni nel resto del Paese sono state poche, segno che l’America
vuole guardare avanti, anche se non sono mancate del tutto le polemiche sul passato.
Il New York Times ha scritto infatti che George Bush gia’ dal maggio 2001 era a conoscenza
dei piani di al Qaeda di attaccare l’America.