2012-09-11 11:58:04

Etiopia: la Chiesa invita alla preghiera per il nuovo anno etiopico 2005


“Se desideriamo essere seguaci degni di Gesù Cristo, noi sacerdoti non dobbiamo sentirci tali in misura maggiore se preghiamo o amministriamo la nostra liturgia rispetto a quando ci occupiamo del sociale, di sviluppo e delle opere di carità”. È quanto afferma padre Angelo Antolini, direttore delle Pontificie Opere Missionarie (Pom) in Etiopia e prefetto apostolico di Robe, in occasione dell’inizio, quest’oggi, dell’Anno etiopico 2005. Padre Antolini, nella lettera che ha inviato all’intera Chiesa del Paese per l’occasione e riportata dall’agenzia Fides, racconta: “L’anno 2004 è stato un anno storico per la nostra Chiesa di Robe. L’11 febbraio 2012, che corrisponde al 4 Yekatit 2004 etiopico, Papa Benedetto XVI ha eretto la nuova prefettura di Robe. Il 29 aprile 2012, secondo l’anno etiopico il 21 Miazia 2004, sono stato nominato prefetto apostolico della nostra Chiesa. Tra sentimenti di profonda emozione e lavoro intenso per tutti, è iniziato un nuovo viaggio per me, per voi sacerdoti, per i religiosi e per tutti i fedeli. Pensando al nuovo anno – continua il prefetto apostolico - si percepisce una certa incertezza, dobbiamo pregare per la pace, la giustizia, la prosperità per il nostro popolo ed essere pronti a qualsiasi evento senza paura, forti nella fede e nella speranza”. L’invito alla preghiera poi continua, e si estende all’evangelizzazione, tra le prime missioni del cristiano nel mondo. “La prima evangelizzazione dei non cristiani rientra tra i compiti del nostro impegno pastorale, che ci richiede di essere pronti a rinnovarci, a cambiare laddove necessario, ad essere vicini alla nostra gente – conclude - apprezzando la loro cultura, le loro tradizioni, le ambizioni, gli obiettivi, l’impegno per la pace e lo sviluppo”. (L.P.)







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