2012-09-10 08:27:20

Protezionismo e fabbisogno energetico. Le sfide lanciate dall’Apec di Vladivostok


No al protezionismo e lotta alla corruzione, sono le sfide centrali contenute nella Dichiarazione finale del Forum dell’Apec, dei Paesi del Pacifico, conclusosi sull’isola di Russkij, nei pressi di Vladivostok in Russia. La necessità di limitare il fabbisogno energetico e l’aumento delle scorte alimentari sono altri punti fondamentali per il prossimo futuro. Il servizio è di Giuseppe D'Amato: RealAudioMP3
E’ un Putin sorridente quello che appare davanti ai giornalisti per la conferenza stampa conclusiva. Tutti gli obiettivi della vigilia, secondo il capo del Cremlino, sono stati raggiunti. Sia quelli russi che quelli del forum. Gli incontri bilaterali informali hanno aiutato a scongelare questioni bloccate da anni. Russi e giapponesi, ad esempio, hanno definito una road map commerciale che supera il nodo delle isole Curili. L’invito del cinese Hu Jintao a valutare bene i problemi territoriali è stato, quindi, in parte ascoltato. Gli Stati Uniti hanno formalmente promesso di cancellare entro la fine del mese una norma del 1974 che limita il commercio delle alte tecnologie con la Russia. La Cina si è poi impegnata a mantenere la sua crescita per sostenere il recupero globale ed ad aumentare la domanda interna. L’ultimo pensiero è per gli europei: mantenete unita l’eurozona è l’invito dell’Apec.
Il Pacifico comunque dunque è diventato un terreno di tensioni anche commerciali, oltre che politiche. Non a caso il presidente cinese, Hu Jintao, ha fatto appello a tutti i Paesi dell’Asia Pacifica al fine di preservare la pace e la stabilità nella regione. Salvatore Sabatino ne ha parlato con Fernando Mezzetti, esperto di Asia: RealAudioMP3

R. - In quell’area ribollono tensioni non soltanto di tentazioni protezionistiche, come la Cina proclama. Ci sono forti diffidenze verso la Cina cresciuta militarmente, economicamente, politicamente e che fa incombere il suo peso su tutti i Paesi vicini per dispute territoriali. Tutti si rivolgono, quindi, agli Stati Uniti, e non si rivolgono alla Russia per bilanciare la Cina.
D. - Non è un caso, forse, che l’Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation) sia stato organizzato proprio in questi giorni, in cui il presidente americano - solitamente presente - è impegnato in una difficile campagna elettorale, dunque forzatamente assente…
R. - E’ chiaro che è stato organizzato in questo periodo proprio per non avere come contraltare in questa riunione gli Stati Uniti. Il dominus - non soltanto perché è il padrone di casa - è Putin, che non ha davanti a sé un presidente americano. Sapevano perfettamente che in un periodo come questo, nessun presidente americano ricandidato - qual è Obama - avrebbe lasciato gli Stati Uniti per andare in una città sperduta come Vladivostok; Mosca lo ha fatto proprio per dominare incontrastata. È andata lì Hillary Clinton, ma è chiaro che dal punto di vista protocollare non è il presidente.








All the contents on this site are copyrighted ©.