di Francesca Sabatinelli, inviata Radio Vaticana a Sarajevo Spesso le guerre
si dimenticano. La Comunità di Sant'Egidio ha scelto Sarajevo anche perché simbolo
della convivenza religiosa di un tempo, che oggi si fa fatica a ritrovare Sono
nel vivo a Sarajevo i panel di lavoro dell'Incontro di Preghiera per la Pace che la
Comunità di Sant'Egidio promuove da 26 anni coinvolgendo, nello spirito di Assisi,
i leader delle più importanti religioni del mondo. All’inganno della cultura dello
scontro risponda il valore del dialogo impostato sui binari saldi della verità, dalla
quale sgorga la pace. E’ quanto si legge nel messaggio del Papa, a firma del cardinale
Segretario di Stato Tarcisio Bertone, inviato al cardinale Vinko Puljic, arcivescovo
di Sarajevo. Alla Comunità è giunto anche il saluto del presidente italiano Napolitano,
che ha invitato soprattutto i giovani a preservare la memoria della tragica guerra
dei Balcani e a riflettere sulla necessità di tutelare i diritti della persona attraverso
il confronto e il riconoscimento dei valori spirituali di cui ogni cultura è portatrice.
E il premier Mario Monti, intervenendo all'incontro, ha sottolineato: "In questi mesi
abbiamo compreso meglio quanto le religioni siano tornate a essere una realtà importante
per la coesione sociale e per la pace nel mondo". (a cura di Antonella Palermo)