Etiopia: avviati i colloqui di pace con i ribelli dell'Ogaden
Il governo di Addis Abeba e il gruppo separatista del Fronte di liberazione nazionale
dell’Ogaden (Onlf) hanno avviato negoziati di pace la scorsa settimana a Nairobi,
con la mediazione del Kenya. In un comunicato diffuso nelle ultime ore, i ribelli
in armi contro le autorità centrali dal 1984 hanno riferito che il presidente kenyano
Mwaik Kibaki ha nominato il ministro degli Interni Yusuf Haji responsabile della mediazione.
Dal canto suo, il portavoce dell’esecutivo di etiope Bereket Simon ha definito l’iniziativa
“un passo avanti positivo” ma senza fornire ulteriori dettagli sull’argomento. Entrambe
le parti coinvolte - riferisce l'agenzia Misna - rivendicano la volontà politica di
porre fine al conflitto in atto nella regione meridionale del Paese a maggioranza
somala in cui sono stimati circa otto milioni di abitanti. I colloqui si sono svolti
nella capitale keniana il 6 e 7 settembre, dove è previsto anche il prossimo incontro
per il quale, tuttavia, nessuna data è stata resa nota. Dal 2007, dopo che ribelli
dell’Onlf attaccarono la sede di una compagnia petrolifera cinese uccidendo 76 persone
tra cui nove cinesi, il governo etiope ha intensificato la sua presenza militare nella
regione. Dalla zona sono state espulse Organizzazioni non governative e umanitarie
e persino la Croce Rossa internazionale. Anche se ufficialmente i colloqui sono “frutto
di mesi di negoziato”, come riferito dalle due parti, la recente morte dell’ex primo
ministro Meles Zenawi – definita dall’Onlf “un’opportunità per un nuovo inizio” –
potrebbe aver fornito una spinta decisiva all’iniziativa. (R.P.)