Dal Congresso panafricano dei laici in Camerun, nuovo slancio per testimoniare Cristo
in Africa oggi
Si è concluso a Yaoundé, in Camerun, il Congresso panafricano dei laici cattolici,
aperto il 4 settembre scorso con il titolo “Essere testimoni di Gesù Cristo in Africa
oggi”. Al termine dei 5 giorni di lavori, cui hanno preso parte oltre 250 delegati
provenienti da tutto il continente africano, il cardinale Stanislaw Rylko, presidente
del Pontificio Consiglio per i laici, dicastero promotore dell’evento, ha sottolineato
la straordinaria esperienza di comunione ecclesiale vissuta in questi giorni ed ha
invitato i fedeli laici ad essere ‘ambasciatori di Cristo’ nel mondo. Il servizio
di Stefano Leszczynski:
Concludendo
i lavori del Congresso panafricano dei laici cattolici il cardinale Stanislaw Rilko,
presidente del Pontificio Consiglio per i laici, ha parlato di una vera e propria
“epifania della Chiesa in Africa”, un continente che nonostante le sfide ed i gravi
problemi che lo affliggono ha rivelato “tante risorse spirituali, una grande vitalità
umana e religiosa e un forte dinamismo missionario del proprio laicato”. “Essere testimoni
di Cristo nel cuore del mondo – ha notato il porporato – non è cosa facile”, infatti
“esige il coraggio di andare controcorrente rispetto alle tendenze culturali dominanti”.
Il compito affidato ai laici da Cristo, dunque, è quello di costruire il regno di
Dio nel mondo in cui vivono, “cioè nella famiglia, nel lavoro, nell’economia, nella
vita pubblica, nella politica e nella cultura”. A questo scopo, ha ribadito il cardinale
Rylko, è fondamentale puntare sulla formazione di un laicato maturo e questo rappresenta
“un diritto e un dovere della Chiesa”. Bussole indispensabili per i laici ‘ambasciatori
di Cristo’ nel mondo sono – nelle parole del cardinale – “la Dottrina sociale della
Chiesa e il Catechismo della Chiesa cattolica”, senza trascurare la fede, vero fondamento
su cui poggia tutta l’esistenza del cristiano. Il processo di evangelizzazione dell’Africa
vede sempre i laici in prima linea, talvolta in Paesi afflitti dalle guerre, di qui
la vicinanza spirituale del presidente del Pontificio Consiglio per i laici “a tutti
i cristiani d’Africa che soffrono a causa dell’intolleranza religiosa, dell’odio e
della violenza”. La messe evangelica nell’intero continente è enorme – nota il porporato
– ed è proprio per questo che il dinamismo missionario sviluppato dalla crescita dei
‘Movimenti ecclesiali’ si rivela fondamentale in Africa, così come il ruolo delle
parrocchie definite dal cardinale Rylko “vere palestre di vita cristiana”. “L’espressione
più alta dell’amore al prossimo – ha concluso – è proprio annunciare Cristo e il suo
Vangelo”.
Durante l'incontro il cardinale Turkson aveva ricordato al congresso
l’affermazione secondo cui nella vita dei fedeli l’impegno sociale cristiano e l’azione
sociale scaturiscono dalla spiritualità dell’essere discepoli. Egli aveva inoltre
evidenziato la necessità di un impegno dei laici nell’azione sociale, specialmente
in luoghi dove soltanto loro possono essere sale della terra e luce del mondo. “A
tutti coloro che soffrono, vogliamo dire: non siete soli ed abbandonati! Cristo è
con voi! La Chiesa è con voi!”. Queste le parole del cardinale Ryłko a conclusione
dei lavori del Congresso. Il cardinale Christian Tumi, arcivescovo emerito di Douala,
in Camerun, ha presieduto la celebrazione eucaristica svoltasi nella Basilica di Mvolye,
a Yaoundé, scandita dal ritmo delle melodie liturgiche dell’Africa, per celebrare
la fine del congresso continentale dei laici.