Guatemala: nel Paese il 64% degli analfabeti sono donne e bambine
Nell'odierna Giornata dell’Alfabetizzazione che quest’anno mette in evidenza il collegamento
tra i sistemi democratici instabili, i conflitti e la mancanza di istruzione, acquista
una particolare importanza il lavoro svolto finora in Guatemala dalla Radio Tezulutlán,
diretta nei primi anni di trasmissione da mons. Juan Gerardi, che venne assassinato
il 26 aprile 1998. L’emittente - riferisce l'agenzia Fides - fa parte della Pastorale
Sociale della diocesi di Las Verapaces ed ha giocato sempre un ruolo fondamentale
nella difesa dei diritti delle popolazioni indigene e nella loro promozione. Attraverso
i suoi programmi di promozione umana, conoscenza e difesa dei diritti delle popolazioni
indigene, di formazione nei settori dell’agricoltura, dell’alimentazione, della medicina
e i programmi educativi, offre un valido servizio sociale destinato alle comunità
rurali, alle donne, ai giovani e ai bambini, che sono sistematicamente emarginati
dalle istituzioni statali e dai mezzi di comunicazione di carattere commerciale. Il
progetto radiofonico va avanti nei dipartimenti di Alta y Baja Verapaz nel nord del
Guatemala, dove oltre il 50% della popolazione, prevalentemente indigena, vive in
stato di povertà, con un tasso di analfabetismo di circa il 60%. Nel Paese l’esclusione
sociale e la mancanza di opportunità hanno favorito la diffusione del narcotraffico,
con tutte le sue conseguenze negative. Nonostante nell’ultimo decennio le persone
analfabete siano diminuite, ci sono ancora nel mondo 793 milioni di adulti, dei quali
il 64% donne e bambine, che sono privi degli elementi di base per la lettura e la
scrittura. (R.P.)