2012-09-08 16:12:03

Giovani protagonisti al Congresso panafricano dei laici cattolici di Yaoundé


A Yaoundé, in Camerun, prosegue il secondo Congresso panafricano dei laici cattolici organizzato dal Pontificio Consiglio per i Laici, sul tema “Essere testimoni di Gesù Cristo in Africa oggi: sale della Terra, luce del mondo”. Particolarmente significativa è la presenza dei giovani a questo evento, che si concluderà domani. Ma quale ruolo possono avere i giovani nei movimenti laicali, e dunque nella società, in Africa? Padre Moses Hamungole lo ha chiesto a Charles Ochero Cornelio, che è tra i rappresentanti giovanili al convegno, e presidente dell’organizzazione cattolica Pax Romana International:RealAudioMP3

R. – I think they can play a very, very big role…
Penso che loro possano giocare un grandissimo ruolo nella società, perché i giovani di oggi saranno domani i protagonisti della vita nel Paese. Se saranno ora coinvolti nella costruzione della società, domani diventeranno leader responsabili e saranno in grado di cambiare la faccia del Paese in cui vivono. Per questo penso che sia molto importante, partecipare ora, e domani, dunque essere formati integralmente. E questo può anche cambiare molto la politica e molte di quelle cose che sono state portate a termine a livello decisionale.

D. - A proposito di questo Congresso, in corso a Yaoundé, com’è stata, secondo lei, la partecipazione da parte dei giovani?

R. – I think the number of youths here…
Penso che il numero dei giovani qui al Congresso sia stata buona. La loro presenza qui è rappresentativa di quasi ogni Paese. Penso inoltre che il loro modo di partecipare al Congresso sia molto attivo e - oltre che alla presentazione che abbiamo fatto due giorni fa - penso che ci sia un grande appello ai giovani, da parte delle personalità della Chiesa, ad una partecipazione attiva, dal momento che stiamo parlando di una nuova evangelizzazione. Sostanzialmente, una nuova evangelizzazione non è fatta per cambiare quello che i missionari del passato hanno fatto, ma per rafforzare l'evangelizzazione. Perché, la sfida di oggi non è la stessa di 50 anni fa. Ieri, infatti, anche il cardinale Sarah ha detto che uno dei problemi dell'Africa è il neopaganesimo e pertanto il neopaganesimo non può essere contrastato usando le passate modalità di evangelizzazione. Per questo motivo c’è bisogno di una nuova evangelizzazione, per risolvere i problemi di oggi.

D. – Questo Congresso, a suo avviso, potrà aiutare i giovani africani?

R – Yes, I think it is a very very enriching conference…
Sì, penso che sia una Conferenza che arricchisce moltissimo, ma questa non è la fine. C’è la sfida di come mettere in pratica quello che stiamo facendo qui oggi. Quindi, ci sono queste due dimensioni: una è acquisire la conoscenza, la seconda è applicarla. Quindi la sfida, dopo il Congresso, sarà quella di mettere in pratica ciò che abbiamo appreso.







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