Per Van Rompuy molto importanti per l’Europa i prossimi tre mesi. Monti: l’Italia
ha evitato il tracollo
I prossimi tre mesi sono molto importanti per la storia dell’Unione Europea. E’ quanto
ha detto il presidente del Consiglio dell'Unione Europea, Herman Van Rompuy, all’indomani
del varo del piano anti-spread della Bce accolto positivamente dai mercati: Milano
fa registrare un incremento del 2 per cento. In calo il differenziale tra Btp e Bund,
arrivato a 350 punti. Il premier Mario Monti, intanto, sottolinea che l’Italia ha
schivato il precipizio ed è una forza viva. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
La stabilizzazione
della zona euro non potrà avvenire senza una soluzione al problema del debito greco.
Per una governance efficace è anche fondamentale l’architettura della nuova Unione
monetaria europea. Questi i due cruciali obiettivi per l’Europa nei prossimi tre mesi,
indicati da Van Rompuy durante la riunione a Firenze dell’Ufficio di Presidenza del
Ppe. I tassi di interesse – ha aggiunto - non riflettono la situazione attuale: sono
elevati in Italia, Spagna e Portogallo e troppo bassi in Germania, Francia, Belgio
ed Olanda. Per il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, la crisi
economica richiede soluzioni politiche. L'Unione Europea – ha ribadito Barroso intervenendo
a Firenze - deve trovare “una soluzione politica”. La cancelliera tedesca, Angela
Merkel, accoglie intanto con favore le condizioni poste dalla Bce nel piano antispread
ma sottolinea che la condizionalità degli aiuti ad un programma di aggiustamento economico
è “un punto molto importante”. Giudizi positivi anche dalla Casa Bianca: per Washington
le decisioni prese dal presidente della Bce, Mario Draghi, rappresentano uno ”sviluppo
positivo” per la soluzione della crisi europea, che pesa anche sulla ripresa americana.
Il tema del rilancio economico è stato al centro anche dell’intervento, stamani, del
premier Mario Monti alla Fiera del Levante a Bari. Grazie anche ai sacrifici degli
italiani e ad un rigore ritenuto eccessivo ma necessario – ha detto il presidente
del Consiglio - è stato evitato il tracollo per Italia ed Europa. La crescita - ha
aggiunto - è l’obiettivo centrale del governo, impegnato in una “guerra di civiltà”:
quella contro l'evasione fiscale. Dopo aver definito le politiche del passato per
il Mezzogiorno “un nefasto assistenzialismo”, il premier Monti ha indicato nei giovani
la componente indispensabile per la crescita, ma anche il capitale umano più largamente
inutilizzato e demoralizzato del Paese, specialmente al Sud. La ripresa, salvo qualche
barlume, non si vede dai numeri ma l’Italia - ha assicurato Monti - è già ripartita.