2012-09-07 19:29:15

Per Van Rompuy molto importanti per l’Europa i prossimi tre mesi. Monti: l’Italia ha evitato il tracollo


I prossimi tre mesi sono molto importanti per la storia dell’Unione Europea. E’ quanto ha detto il presidente del Consiglio dell'Unione Europea, Herman Van Rompuy, all’indomani del varo del piano anti-spread della Bce accolto positivamente dai mercati: Milano fa registrare un incremento del 2 per cento. In calo il differenziale tra Btp e Bund, arrivato a 350 punti. Il premier Mario Monti, intanto, sottolinea che l’Italia ha schivato il precipizio ed è una forza viva. Il servizio di Amedeo Lomonaco: RealAudioMP3

La stabilizzazione della zona euro non potrà avvenire senza una soluzione al problema del debito greco. Per una governance efficace è anche fondamentale l’architettura della nuova Unione monetaria europea. Questi i due cruciali obiettivi per l’Europa nei prossimi tre mesi, indicati da Van Rompuy durante la riunione a Firenze dell’Ufficio di Presidenza del Ppe. I tassi di interesse – ha aggiunto - non riflettono la situazione attuale: sono elevati in Italia, Spagna e Portogallo e troppo bassi in Germania, Francia, Belgio ed Olanda. Per il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, la crisi economica richiede soluzioni politiche. L'Unione Europea – ha ribadito Barroso intervenendo a Firenze - deve trovare “una soluzione politica”. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, accoglie intanto con favore le condizioni poste dalla Bce nel piano antispread ma sottolinea che la condizionalità degli aiuti ad un programma di aggiustamento economico è “un punto molto importante”. Giudizi positivi anche dalla Casa Bianca: per Washington le decisioni prese dal presidente della Bce, Mario Draghi, rappresentano uno ”sviluppo positivo” per la soluzione della crisi europea, che pesa anche sulla ripresa americana. Il tema del rilancio economico è stato al centro anche dell’intervento, stamani, del premier Mario Monti alla Fiera del Levante a Bari. Grazie anche ai sacrifici degli italiani e ad un rigore ritenuto eccessivo ma necessario – ha detto il presidente del Consiglio - è stato evitato il tracollo per Italia ed Europa. La crescita - ha aggiunto - è l’obiettivo centrale del governo, impegnato in una “guerra di civiltà”: quella contro l'evasione fiscale. Dopo aver definito le politiche del passato per il Mezzogiorno “un nefasto assistenzialismo”, il premier Monti ha indicato nei giovani la componente indispensabile per la crescita, ma anche il capitale umano più largamente inutilizzato e demoralizzato del Paese, specialmente al Sud. La ripresa, salvo qualche barlume, non si vede dai numeri ma l’Italia - ha assicurato Monti - è già ripartita.








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