2012-09-06 10:47:25

Il vescovo di Parma sul gioco d'azzardo: passo in avanti l'ammissione del rischio, ma norme siano più severe


Il vescovo di Parma, mons. Enrico Solmi, presidente della Commissione Cei per la Famiglia, chiede norme più severe contro il gioco d’azzardo. Il Consiglio dei Ministri ha deciso di limitare la pubblicità dei giochi con vincite in denaro con particolare riguardo alla tutela dei minori e un limite di 200 metri all’installazione di nuovi videogiochi da luoghi di culto, scuole e strutture sanitarie. Ma sentiamo mons. Solmi intervistato da Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

R. – In realtà è già un passo avanti l’ammissione del rischio e della pericolosità potenziale dei luoghi destinati al gioco d’azzardo. Io auspicherei provvedimenti decisi, in ordine proprio alla dissuasione da parte anche dell’autorità pubblica nei confronti dei minori, e un’opera di sostegno, variegata in tanti modi, alle persone che sono più deboli e più propense a scivolare in una ludopatia, che in Italia vede coinvolto un quindici per cento della popolazione.

D. – Si è intervenuto anche sulla pubblicità. C’è chi dice che quella sui giochi d’azzardo dovrebbe essere del tutto vietata. Lei è d’accordo?

R. – Io sono d’accordo con questa linea più dura. Una pubblicità, data specialmente dalle reti nazionali, in qualche modo sollecita e sostiene un’idea errata e come tale dovrebbe essere a mio parere eliminata drasticamente, come è avvenuto per il fumo, per le sigarette.

D. – Non è anomalo che lo Stato faccia lucro su questa attività e poi magari sia costretto ad intervenire per sostenere coloro che sono vittime di usura?

R. – E’ assolutamente anomalo. In qualche modo lo Stato ne ricava un beneficio, ma dall’altro ne ricava lui stesso un danno e un danno importante, oltre che sostenere un’attività che non è assolutamente compatibile con lo sviluppo della persona, della dignità della persona e del bene comune.

D. – Da quanto capisco, sarebbe augurabile che durante il cammino parlamentare questo decreto fosse rafforzato?

R. – Assolutamente. Io vado su questa linea: sarebbe auspicabile che ci fosse una normativa più pesante e certamente dei controlli forti e, anche in questo caso, chi verrà a contrapporsi a normative che saranno espresse dovrà essere punito in modo esemplare.







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