Vandalismo anticristiano. Il Patriarca Twal: non bastano le condanne, Israele fermi
gli estremisti
Sdegno e dolore in Terra Santa per l’atto vandalico anticristiano a danno del monastero
trappista di Latrun, a pochi chilometri di Gerusalemme. Il portale dell’edificio è
stato bruciato, martedì scorso, da sconosciuti che hanno lasciato sui muri graffiti
blasfemi anticristiani, scritti in ebraico. Il premier Netanyahu ha condannato subito
l’episodio, attributo a gruppi nazionalisti israeliani. Su questo grave atto di vandalismo,
Alessandro Gisotti ha raccolto la vibrante denuncia del Patriarca di Gerusalemme,
Fouad Twal:
R. - Il governo
ha dato troppa corda, troppa libertà a questi estremisti che ora si sentono liberi.
E’ vero che tutti condannano, anche il governo israeliano ha condannato, ma non basta
condannare…. Vorrei che venissero sradicate le cause che conducono alcuni folli a
compiere questo tipo di vandalismo! E’ necessario affrontare l’argomento dell’educazione:
dove e come questa gente ha imparato a non rispettare i vicini, a non rispettare i
luoghi santi? Questa è la mia domanda!
D. - Nonostante questo i cristiani continuano
fortemente ad essere ponti di dialogo in Terra Santa…
R. – Speriamo, perché
la preoccupazione è generale e ogni tanto si verifica un incidente di questo tipo,
che rovina anche tutte le buone intenzioni del nostro dialogo con gli altri, la vita
concreta di ogni giorno… gli atti di questi folli sono una cosa e dialogare con i
rabbini e con gli imam è un’altra cosa. Speriamo che questo passerà, speriamo che
il governo prenderà misure necessarie e drastiche per fermare questo vandalismo. Non
basta denunciare! Io non sono felice quando sento una semplice condanna, perché questo
non basta!