2012-09-05 12:33:25

Siria: sfollati in scuole, chiese e moschee per sfuggire al conflitto


“Chiese, moschee, scuole ma anche case di familiari o prese in affitto: sono questi i luoghi in cui centinaia di migliaia di sfollati hanno trovato rifugio all’interno stesso della Siria in questi mesi. Mezzaluna Rossa e Croce Rossa stanno distribuendo aiuti e proveranno a intensificare la loro assistenza che tra gennaio e agosto di quest’anno è arrivata a circa 800.000 persone”: a colloquio con l'agenzia Misna che l'ha raggiunta a Damasco, Cecilia Goin, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), evidenzia le difficoltà causate dal conflitto in corso e dall’escalation dell’ultimo mese e mezzo. “I nostri operatori stanno distribuendo soprattutto generi alimentari – aggiunge Goin – stanno fornendo assistenza medica e stanno provvedendo per quanto possibile a individuare e gestire centri di accoglienza. Adesso, le condizioni meteorologiche sono ideali e ciò aiuta, ma sappiamo che arriveranno autunno e inverno e che le difficoltà potrebbero aumentare”. Le parole della portavoce giungono mentre nelle stesse ore il presidente del Cicr, Peter Maurer, si trova in Siria dove sta incontrando esponenti del governo, ha incontrato il capo di Stato Bashar Al Assad e sta visitando alcuni punti di assistenza nella immediata periferia della capitale. Fonti locali di Misna riferiscono di bombardamenti e combattimenti in diverse zone del Paese e di civili che continuano a fuggire. Secondo gli ultimi dati disponibili, nei Paesi confinanti sono oltre 250.000 i siriani accolti in campi profughi o in altri modi. Sul numero degli sfollati interni non ci sono invece stime certe se non la certezza che siano centinaia di migliaia. In ulteriori e marginali sviluppi, due episodi hanno ricordato la dimensione internazionale della crisi siriana. Al Cairo, la polizia ha disperso decine di dimostranti anti-Assad che si erano riuniti all’ingresso dell’ambasciata siriana armati di sassi e bombe molotov. Hacker filo-governatavi hanno invece beffato i sistemi di sicurezza di Al Jazira, la televisione satellitare del Qatar, inserendo un banner sulla homepage del sito e denunciando “le sue posizioni contro il popolo siriano e il governo” di Damasco. (R.P.)







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