2012-09-03 14:48:39

Varese. A Villa Cagnola la 34.ma Settimana europea dedicata a Gerusalemme


“Una città tra terra e cielo. Gerusalemme, le religioni, le Chiese”: con questo tema si apre oggi a Villa Cagnola, in provincia di Varese, la 34.ma Settimana europea dedicata alla storia religiosa euro-mediterranea. Promossa dalla Fondazione Ambrosiana Paolo VI, l’iniziativa vuole essere uno strumento di sensibilizzazione al dialogo in un’area difficile, come quella del Medio Oriente. Isabella Piro ne ha parlato con mons. Eros Monti, direttore dell’Istituto di Studi religiosi di Villa Cagnola:RealAudioMP3

R. - La Settimana europea è un’iniziativa attraverso la quale è possibile andare alle radici cristiane dei popoli europei. Quindi, in tutte le passate edizioni si è focalizzata su ogni singola tradizione religiosa dentro una precisa realtà geografica e culturale d’Europa. La novità di questi ultimi anni è stata lo sporgersi oltre, cioè l’allargamento all’Oriente, e in particolare al bacino mediterraneo. Quest’anno, l’attenzione andrà focalizzata su Gerusalemme, città appunto crocevia di religioni e di culture, e il progetto prevede poi che si prosegua nella direzione della realtà egiziana, copta, quella magrebina, e poi speriamo magari si possano toccare le radici religiose di altri Paesi del mondo.

D. - Il titolo di questa 34.ma edizione della Settimana europea è “Una città tra terra e cielo. Gerusalemme, le religioni, le Chiese”.

R. - L’argomento principale è proprio la singolarità di questa città, che è un po’ simbolo dell’intera vicenda religiosa e laica dell’umanità. Sarà un percorso che parte dalla Gerusalemme antica, quindi la Gerusalemme biblica dell’Antico Testamento, sede del Tempio. “Gerusalemme, città tra cielo e terra”, nel senso che nel Tempio, è il luogo dove si realizza l’incontro tra Israele e il suo Dio, tra Israele e il Signore, quindi città "santa" per eccellenza. Poi, il successivo passaggio sarà esaminare la Gerusalemme cristiana, la Gerusalemme che appunto sgorga dalla Pasqua di Gesù, dalla sua morte e risurrezione, quindi sede della prima comunità apostolica. Tappe successive esamineranno Gerusalemme nella storia, quindi le sue vicissitudini storiche, in particolare la figura del pellegrinaggio cristiano, come modalità di ritoro alle origini, alle sorgenti della propria fede, fino alla Gerusalemme contemporanea. Oggi, Gerusalemme si presenta come un crocevia, a volte anche drammatico, tra diverse fedi religiose - fondamentalmente l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam - ma anche tra diversi popoli. Quindi, può diventare il luogo effettivo di pace, di una giustizia rinnovata, di convivenza nuova tra culture e popoli, anche se attualmente, si presenta tante volte come il luogo drammatico del mancato dialogo o addirittura dello scontro. Gerusalemme è però città promettente, città in tutto terrena, in tutto simile alle altre che però si protende verso Dio, verso il Cielo. E questo indica la sua unicità. Sarebbe bello che Gerusalemme fosse un po’ considerata davvero il cuore del mondo, una città diversa da tutte la altre, una città a cui tutti i popoli potrebbero guardare come luogo di un’unità rinnovata: un’unità tra i popoli che avviene non per omologazione, ma perché, pur avendo appartenenze culturali, storiche, religiose differenti, si può vivere insieme, si può guardare insieme verso l’alto, verso quel cielo che indica, appunto, la meta di ogni uomo e dell’intera umanità.

D. - La Terra Santa non è soltanto un museo a cielo aperto, ma è soprattutto un luogo di pellegrinaggio. Come far capire questo, non solo ai turisti, ma anche ai fedeli?

R. - Il pellegrinaggio non è soltanto un trasferirsi, un viaggio o addirittura raggiungere Gerusalemme come meta turistica. Il pellegrinaggio è un cammino spirituale che appartiene, è intrinseco alla logica della fede. Gesù ha chiamato a sé dei discepoli, invitandoli appunto a seguirlo. La dinamica del pellegrinaggio è un modo per comprendere, per vivere la fede, e in particolare la fede cristiana. Il pellegrinaggio diventa un po’ metafora dell’intera vita, del cammino delle persone, delle comunità e se vogliamo, dell’intera storia. Tutta la storia è pellegrinaggio verso Dio, tende verso Lui.







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