2012-09-03 14:04:26

Nuova Zelanda: no dei vescovi a emendamento che apre la strada ai matrimoni gay


Anche la Nuova Zelanda si avvia alla legalizzazione dei matrimoni omosessuali. Il 29 agosto il Parlamento di Wellington ha infatti approvato in prima lettura, con 80 voti favorevoli contro 40, un emendamento presentato dall’opposizione laburista che ridefinisce il matrimonio come unione tra due persone quale che sia il loro “sesso, orientamento sessuale e identità di genere”. Grande disappunto e preoccupazione per il voto è stato espresso dai vescovi neo-zelandesi che fino all’ultimo hanno cercato di opporsi al provvedimento insieme ad altri leader religiosi. “Proporre una definizione alternativa del matrimonio – si legge in una nota firmata da mons. John A. Dew, arcivescovo di Wellington e presidente della Conferenza episcopale neo-zelandese – avrà implicazioni giuridiche e per la società, ma anche per l’educazione e la struttura della famiglia che nel corso della storia è stata considerata come una cellula fondamentale della società”. Questa, continua il testo citato dall’agenzia Cns, “non ha il diritto di privare un bambino della madre e del padre, ambedue importanti per la sua educazione”. Inoltre, “sappiamo che, come esseri umani, abbiamo tutti bisogno di sapere chi sono i nostri genitori biologici”. Anche se esistono famiglie monoparentali e bambini cresciuti da coppie dello stesso sesso, si osserva, occorre chiedersi se è il caso di legiferare per dare un nuovo statuto giuridico alla famiglia. I vescovi neo-zelandesi , che due settimane fa hanno rivolto un appello ai giovani ad opporsi ad ogni modifica della definizione del matrimonio, hanno ribadito che continueranno la loro battaglia. I promotori dell’emendamento sostengono, da parte loro, di volere eliminare le discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali. (L.Z.)







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