2012-09-01 14:10:57

Visita del cardinale Bertone al Santuario mariano di Montevergine


Con la celebrazione eucaristica in occasione della Solennità di Santa Maria di Montevergine, ha raggiunto il suo culmine la visita del cardinale Tarcisio Bertone, segretario dello Stato Vaticano, presso l’omonimo Santuario, ad Avellino. Il porporato, arrivato ieri è stato ospite del Padre Abate Umberto Beda Paluzzi e di tutta quanta la comunità monastica benedettina. Ha pregato davanti all’urna contenente le Sacre Reliquie di San Guglielmo, Patrono dell’Irpinia e fondatore di Montevergine, quindi ha visitato la Cappella Angioina e la mostra “Pellegrini e Pellegrinaggio a Montevergine”. Durante la sua omelia di oggi, ha ripercorso la storia di questo importante luogo di fede, per far comprendere ancora di più ai tanti fedeli presenti e ai pellegrini che lo raggiungono ogni anno, il motivo e la radice della loro devozione mariana. Prendendo spunto dalle letture, ha parlato della maternità della Madonna. “Maria – ha detto il cardinale Bertone - è la Regina del cielo, che porta in braccio il Figlio di Dio, che è anche il suo Bambino, e che ha preso da Lei la natura umana, si è fatto uomo nel suo grembo, è cresciuto in età e sapienza, grazie alle sue premure materne”. “Ma – ha proseguito- i suoi meriti sono molto più grandi: si è resa disponibile alla volontà di Dio, ha posto se stessa al suo completo servizio”. “La santità e la grandezza di Maria – ha detto ancora il porporato- è proprio nel suo ruolo di collaboratrice di Dio, come dispensatrice di grazia e di misericordia per ogni devoto, che ricorre a Lei”.

Quindi si è soffermato sull’icona della Madonna di Montevergine. Tale immagine –ha aggiunto - “si caratterizza per gli occhi penetranti, benevoli e materni. Occhi che invitano alla preghiera, all’apertura del cuore. Sono occhi, che guardano non la massa, ma la singola persona che la prega e la guarda. Ogni devoto, ogni orante si sente oggetto di attenzione personale da parte della Madonna”. Infine ha concluso con un’esortazione affinchè la ricorrenza del VII Centenario del culto della Sacra Icona, la sua ricollocazione nella sua cappella storica e la celebrazione dell’Anno giubilare mariano, siano “un invito a rinnovare una più sincera e filiale devozione a Maria, perché aiuti a rafforzare la nostra fede a volte vacillante e ad ascoltare l’insegnamento del Figlio suo Gesù, trasmessoci dalla Santa Chiesa”. Altro auspicio espresso dal Segretario di Stato- che l’Anno giubilare mariano si intrecci armoniosamente con l’ “Anno della fede”, promulgato da Benedetto XVI, che prenderà inizio nell’ottobre prossimo. “Esso – ha detto- sarà un invito forte e pressante alla testimonianza, all’annuncio della fede, alla semina abbondante della Parola di Dio per una nuova evangelizzazione nel nostro tempo”. (A cura di Cecilia Seppia)







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