Uruguay: l’invito dei vescovi a riscoprire i documenti conciliari e il Catechismo
Riscoprire i documenti conciliari e il Catechismo della Chiesa cattolica “che costituiscono
i testi fondamentali per confermare, comprendere e approfondire ciò in cui crediamo”.
È l’invito dei vescovi dell’Uruguay attraverso una lettera pastorale diffusa in questi
giorni. Nella lettera si osserva che la scelta dell’11 ottobre come data di inizio
dell’Anno della Fede “non è casuale”, poiché coincide con il cinquantesimo anniversario
dell’apertura del Concilio Vaticano II, “un evento memorabile che continua ad essere
un faro luminoso nel cammino di rinnovamento e fedeltà della Chiesa di oggi”, ma
anche con i venti anni del Catechismo della Chiesa cattolica “il cui obiettivo è insegnare
ed educare tutti i fedeli alla verità, alla vitalità e alla bellezza della fede”.
“Siamo profondamente convinti – continuano i vescovi – che nel turbinio di notizie
e avvenimenti della vita quotidiana le nostre comunità e il nostro popolo abbiano
un grande desiderio di ascoltare l’annuncio del Cristo Risorto, sempre vicino al cuore
che cerca risposte appaganti alle debolezze e alle incertezze che affliggono la condizione
umana. La fede che grazie a Dio professiamo – sottolinea ancora la lettera – ci permette
di testimoniare che abbiamo trovato una nuova luce e un livello di certezza, fortemente
ancorato a Gesù Cristo, che è la Via, la Verità e la Vita”. La fede va, però, “coltivata,
alimentata, formata nel corso di tutta la nostra vita”, per questo i vescovi invitano
a studiare e conoscere i documenti del Concilio Vaticano II e il Catechismo. Il documento
ricorda inoltre la centralità dell’Eucaristia e “la partecipazione frequente e fedele
alla Messa che nutre e accresce la nostra fede, apre la nostra speranza e accende
la nostra carità”. (L.P.)