2012-08-31 08:24:02

Convention di Tampa. Romney lancia la sfida ad Obama: un futuro migliore per gli Usa


Investitura ufficiale a Tampa, in Florida per Mitt Romney, candidato repubblicano alla Casa Bianca. L’ex governatore del Massachusetts ha pronunciato un lungo discorso nel quale ha attaccato il presidente Obama e ha garantito il suo impegno per costruire un futuro migliore per gli americani. Il servizio da New York di Elena Molinari:RealAudioMP3

Si è appellato agli elettori chiedendo loro se la loro vita oggi è migliore di quattro anni fa. Poi, Mitt Romney ha puntato il dito contro chi considera il responsabile del peggioramento. Non la crisi economica, ma la gestione di Barack Obama. Nel discorso più importante della sua vita, l’aspirante presidente ha dedicato poco tempo alla sua storia, che pure molti americani ancora non conoscono. E ha sorvolato sui dettagli del suo programma politico. Invece, ha promesso agli americani di “mettersi alle spalle le delusioni degli ultimi quattro anni”. Facendo leva sul malcontento degli statunitensi per una ripresa che stenta a farsi sentire, Romney ha risollevato la possibilità del sogno americano. Nel farlo, si è preso gioco del rivale. “Obama ha promesso di rallentare il flusso degli oceani e guarire il pianeta dai suoi mali – ha detto – la mia promessa è quella di aiutare voi e la vostra famiglia”. Come già durante la campagna elettorale, il candidato repubblicano si è presentato quindi come l’anti-Obama. “Alla maggioranza degli americani che pensa che il futuro non sarà migliore del passato – ha concluso – posso garantire che se vince Obama, avrà avuto ragione”. E’ stato il momento culmine dei tre giorni di Convention, accorciata a causa dell’uragano Isaac, e conclusa dalla preghiera del cardinale Timothy Dolan.

E sulle reazioni al discorso di Romney e sul clima che si respira tra i repubblicani, Alessandro Gisotti ha raggiunto telefonicamente a Tampa Christian Rocca, inviato del “Sole24 ore” alla Convention repubblicana:RealAudioMP3

R. – Romney ha fatto una specie di “preghiera laica” all’America: ha spiegato che il Partito repubblicano, le sue proposte, sono di fatto la “vera America”, molto più rispetto a quello che Obama, in questi tre anni e mezzo alla Casa Bianca, ha portato avanti. Lui ha proposto un modello alternativo a quello di Obama – che è un po’ più social democratico – e ha spiegato all’America che bisogna "fare l’America" per tornare a essere il grande Paese che è sempre stato. In questo, secondo me, è riuscito a trasmettere il messaggio che voleva. Poi, bisogna vedere cosa succederà la settimana prossima, quando ci sarà la Convention dei Democratici. Perché anche Obama insisterà su questo punto e non lascerà la bandiera americana al suo avversario.

D. – Sia Ryan ieri, che Mitt Romney oggi sottolineano una cosa: il tema è decisamente l’economia. Non è la politica estera che deciderà queste elezioni…

R. – La politica estera è stata praticamente assente da questa Convention. Non è un tema di campagna elettorale, per vari motivi: un po’ perché l’economia la fa da padrone, un po’ perché Obama è difficilmente criticabile, da parte dei repubblicani, sui temi della sicurezza nazionale, perché è l’uomo che ha eliminato Osama Bin Laden, perché è il presidente che ha tenuto al sicuro il Paese in questi quattro anni, che è stato durissimo nella lotta al terrorismo. Quindi, è difficile da criticare. L’economia, i posti di lavoro, sono stati l’unico argomento della Convention.

D. – Qual è il clima che si respira a Tampa? Ci credono i repubblicani in questa vittoria nei confronti di Obama?

R. – Sembra proprio di sì. All’inizio un po’ meno, ma poi a poco a poco la Convention è cresciuta e quest’ultima giornata è stata abbastanza decisiva sotto questo punto di vista: l’intervento del giovane senatore della Florida, Marco Rubbio, è stato un intervento alto, da molti considerato un intervento presidenziale. Poi, l’apparizione a sorpresa di Clint Eastwood, che ha galvanizzato la platea, e infine il discorso ben pronunciato da Romney. Quindi alla fine, secondo me, i delegati sono usciti dal Forum di Tampa con maggiore fiducia e secondo me un po’ di più ci credono.







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