Sudafrica: il vescovo di Rustenburg chiede giustizia per i minatori di Marikana
Lo scorso 16 agosto una protesta sindacale da parte dei minatori della miniera di
Marikana, Sudafrica, finì in tragedia e causò la morte di 44 persone a seguito degli
scontri con la polizia. Come riportato dall’agenzia Fides, mons. Kevin Dowling, vescovo
di Rustenburg, si è espresso sulla questione, dichiarando: “Non sono a conoscenza
di progressi nelle trattative sindacali, so solo che ieri le autorità governative
hanno tenuto un incontro con i sindacati per trovare un accordo di pace al fine di
stemperare le tensioni ed evitare nuove violenze. La tensione tra i lavoratori – ha
proseguito il vescovo – rimane alta. Non sono segnalate violenze ma continuano le
intimidazioni nei confronti di coloro che vogliono andare a lavorare. Dall’8 al 13%
dei minatori sono al lavoro. I minatori chiedono un forte aumento salariale, passando
dagli attuali 4.000 Rand mensili a 12.500. Questa situazione dura da anni – conclude
– In Sudafrica il divario di reddito tra una minoranza di ricchi e i milioni di poveri
è il più grave del mondo, superiore anche a quello di Paesi dell’America Latina, come
il Brasile”. (L.P.)