In Slovacchia, Congresso europeo della famiglia su cultura e valori morali
È in corso a Trnava, nella Repubblica Slovacca, il VII Congresso europeo della Famiglia,
organizzato dalla Confederazione internazionale dei movimenti cristiani per la Famiglia
in collaborazione con la Conferenza episcopale locale. Il tema scelto è “La cultura
e i valori morali della famiglia nella società globalizzata”. Tra i relatori, c’è
il vicepresidente della Federazione europea delle associazioni familiari cattoliche,
Giuseppe Barbaro, che affronterà nel suo intervento i temi della sobrietà e
della solidarietà all’interno della famiglia. Roberta Barbi lo ha intervistato:
R. - Tutti
sappiamo che, in questo momento, i motivi della crisi economica mondiale - europea
in particolare - siano da addebitarsi alle speculazioni finanziarie internazionali.
Forse meno evidente è che sono venuti a mancare negli ultimi anni, due virtù comportamentali
fondamentali anche per la costruzione del bene comune, che sono la sobrietà e la solidarietà,
che trovano la loro origine più forte proprio all’interno della famiglia, che dovrebbe
ritrovare queste virtù comportamentali per contribuire in maniera determinante al
rilancio dell’economia nel nostro continente.
D. - Il congresso è incentrato
sulla cultura e i valori della famiglia nella società globalizzata. Che significato
assume questo in un’epoca di crisi economica e valoriale?
R. - Questa è la
battaglia che da tempo le famiglie associate stanno combattendo: quella del riconoscimento
della soggettività sociale, giuridica e anche politica, della famiglia, perché i valori
e le relazioni che si vivono all’interno della famiglia, dovrebbero essere - in qualche
modo - il modello delle relazioni che si devono vivere anche all’interno della società.
D.
- Come può la famiglia riappropriarsi dei suoi valori fondamentali?
R. - Faccio
riferimento alle parole di Giovanni Paolo II che prima esorta le famiglie a diventare
ciò che esse sono, e successivamente a credere in ciò che sono. Quindi, innanzitutto,
un lavoro di sensibilizzazione e di riscoperta dei valori relazionali familiari all’interno
delle famiglie. Ma questo deve andare di pari passo con il riconoscimento del ruolo
e della funzione della famiglia, all’interno della società e in particolare da parte
della politicasembra ignorare il ruolo della famiglia o quando lo fa lo fa
solo in chiave assistenziale...
D. - Come spesso ha ripetuto il Papa, la famiglia
è una priorità, in quanto luogo di testimonianza dell’amore cristiano e "piccola chiesa
domestica"…
R. - Io sono sposato da oltre 30 anni e ho una famiglia con tre
figli. Credo che ci siano tante famiglie come la nostra, che possono testimoniare
che la famiglia è una grande risorsa della nostra società, una risorsa soprattutto
relazionale. Basta pensare che spesso viene rappresentata anche come un’icona della
Trinità.
D. - Cosa augurerebbe a una coppia che sta per sposarsi?
R.
- Di costruire una famiglia che sappia riscoprire, giorno dopo giorno, quella scelta
che c’è all’origine del matrimonio; quell’amore che ha spinto due persone a promettersi
di vivere tutta la vita insieme è una conquista fatta giorno dopo giorno. Avere questa
perseveranza e questa fiducia: il Sacramento del matrimonio è quel di più che aiuta
a conseguire questo risultato.