Giornata Onu contro i test nucleari. In Kazakhstan Forum mondiale con oltre 50 nazioni
Nella odierna giornata indetta dall’Onu contro i test nucleari, è entrata nel vivo
dei dibattiti la Conferenza internazionale organizzata in Kazakhstan sul tema: “Dal
bando dei test a un mondo senza armi nucleari”. Dopo la visita ieri al sito di esperimenti
russi nel nord est, Semeypalatinsk, oggi sono riuniti a Astana i 175 partecipanti.
Dalla capitale del Kazakhstan, la nostra inviata Fausta Speranza:
(Parole in
kazako di Nazarbayev...)
Il Kazakhstan, che ancora soffre le tragiche
conseguenze degli esperimenti nucleari russi nel nordest, è stato il promotore della
Giornata Onu per la messa al bando e ospita con impegno e speranza il dibattito internazionale.
E’ quanto ha sottolineato il presidente, Nazarbayev. Presenti anche alcuni sopravvissuti,
che con coraggio testimoniano innaturali invalidità e gravi sofferenze. "Mai più tanto
orrore" è parola d’ordine per i parlamentari dell’organizzazione internazionale contro
le armi nucleari venuti da oltre 50 Paesi. Paul Dewar dal Canada:
R.
– In the case of Canada, we are... Nel caso specifico, il Canada si trova vicino
agli Stati Uniti, mentre il Kazakhstan si trova vicino alla Russia: ecco perché noi
condividiamo il profondo interesse nell’eliminare i test delle armi nucleari e l’uso
delle armi nucleari. La storia e la geografia hanno reso i nostri due Paesi cugini
nella lotta per proteggere i nostri popoli dalle armi nucleari. Il futuro verificherà
l’efficacia della nostra determinazione comune a spingere in maniera decisa i leader
del mondo ad eliminare queste armi di distruzione di massa per sempre. Quando si tratta
di armi nucleari, bisogna sapere che non ne esiste un uso sicuro. Infatti, i figli
del signor Putin e i figli del signor Obama sono vulnerabili agli effetti delle armi
nucleari esattamente come i miei figli. Quindi, oggi noi rendiamo omaggio al popolo
del Kazakhstan. Noi premiamo perché si raggiunga il bando dei test di armi nucleari,
giacché abbiamo visto ciò che sono stati capaci di fare 21 anni fa.
Dall’India
Rajya Sabha, presidente del Centro contro le armi nucleari intitolato a Gandhi:
R.
– We are for total, universal and global disarmament,… Noi siamo per un disarmo
totale, universale e globale e lo abbiamo sempre sostenuto. La nostra posizione vuole
un impegno universale, un impegno duraturo da parte di tutte le nazioni. Vogliamo
il disarmo globale in un tempo preciso, cosa che già Rajiv Ganghi aveva suggerito
nel 1988 alle Nazioni Unite, quando egli presentò un documento davvero dettagliato
e il suo piano è ancora al centro della nostra politica per il disarmo nucleare. Il
disarmo dovrebbe avvenire in un ambito temporale stabilito, essere perseguito da tutte
le nazioni in maniera utile, non discriminatoria, trasparente ed egualmente vincolante
per tutti. Questa è l’unica soluzione pacifica per il disarmo.
L’appello
è forte ma è necessario che con forza venga accolto dai governi e dai capi di Stato
perché la messa al bando dei test significhi arrivare a un mondo senza armi nucleari.