Cambia la sanità: maxiambulatori e reperebilità per i medici
Auspico che in Parlamento ci siano “due letture vere” sul decreto legge di riforma
del settore sanitario che però non dovrà essere stravolto. Così il titolare della
salute Balduzzi in attesa del Consiglio dei ministri di venerdì prossimo che esaminerà
i 27 articoli del testo che introduce importanti novità per contrastare stili di vita
dannosi e riorganizzare l’assistenza sanitaria a vari livelli. A questo proposito
c’è attesa per i cambiamenti che riguardano i medici di base. Il servizio di Gabriella
Ceraso:
Il governo
ha intenzione di mandare in pensione il vecchio medico di base cambiandone comportamenti
e abitudini e di riflesso modificando anche quelle degli utenti. I cittadini, infatti,
troveranno il loro professionista di riferimento solo in maxi ambulatori, pool di
colleghi da 5 a 25, in modo da garantire assistenza tutta la giornata nonché nei prefestivi
e festivi. Fattore di assoluta importanza per l’Associazione Medici Cattolici Italiani,
il presidente Vincenzo Saraceni:
“E’ stata una linea già sperimentata
in alcune regioni che può garantire ai pazienti un reperimento sempre di un medico.
I pazienti vanno al Pronto Soccorso in Ospedale proprio perché a volte manca un riferimento
immediato”.
Diminuire il traffico nei Pronti Soccorso del 15 per cento
è l’obiettivo principale di questi maxi ambulatori in cui si troveranno anche pediatri,
specialisti e guardie mediche e con la possibilità per i malati cronici di essere
contattati periodicamente e invitati a fare visite. Non sembrano esserci timori secondo
Vincenzo Saraceni, per il rapporto medico-paziente, un rapporto spesso di fiducia
e di familiarità maturata negli anni:
“In questo caso il paziente si affiderà
al medico che trova e poi il collegamento, anche attraverso cartelle informatizzate,
avverrà rapidamente e il medico di famiglia potrà riassumere il governo del suo paziente”.
Timori
fondati invece riguardano la copertura economica per una simile novità ma anche per
altre, come l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza. Taglia corto il
ministro Balduzzi: “La maggior parte delle misure - dice - sono senza oneri ma in
caso di bocciatura del governo saranno comunque rimodulate”.