Kenya. Bambini di strada e intere famiglie senza cure per Hiv e tubercolosi
Oltre 150mila famiglie e 450mila bambini vivono del tutto privi di qualsiasi tipo
di assistenza sanitaria per le strade delle principali città del Kenya. Secondo gli
operatori sanitari locali del Pumwani Hospital di Nairobi – riferisce l’Agenzia Fides
- molti senza fissa dimora evitano il contatto con le strutture sanitarie per la paura
di essere discriminati, arrestati o trattati male se si recano in ospedale, diventando
così particolarmente vulnerabili ad infezioni contagiose come Hiv e tubercolosi. Ad
aggravare la loro situazione contribuiscono le misere condizioni di vita nelle quali
si trovano che li predispongono ad alimentazione precaria, all’accesso inadeguato
ai centri di assistenza e alla mancanza di cure. Nell’elenco dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità, che stabilisce i 22 Paesi dove si registra il tasso di contagi di Tbc
più elevato nel mondo, il Kenya è il 15.mo, ed è il quinto in Africa. La gente che
vive per le strade è più soggetta ad abusi sessuali, sfruttamento e uso di sostanze
stupefacenti, che li mettono a rischio di contrarre l’Hiv. Secondo gli ufficiali del
Governo, è difficile riuscire a stabilire programmi di prevenzione e tutela per queste
famiglie anche a causa del loro modo di vivere sempre nomade. Infatti non vivendo
raggruppati in luoghi conosciuti, non è facile raggiungerli ed è quasi impossibile
aiutarli.