Angola. Mons. Kanda: il Paese sta compiendo grandi passi verso lo sviluppo
Ventisette anni: tanto è durata la guerra civile in Angola. Tra il 1975 ed il 2002,
oltre 500mila persone morirono negli scontri, senza contare i profughi, gli sfollati,
i mutilati, gli orfani. Oggi, a dieci anni dalla fine delle ostilità, il Paese africano
riscontra notevoli progressi, grazie alla pace: è quanto afferma mons. Almeida Kanda,
vescovo di Ndalatando, intervistato da Angop. “I numerosi progressi della nazione,
in questi anni di pace, sono fattori che contribuiscono al continuo miglioramento
delle condizioni di vita della popolazione”, dice il presule. Dopo un decennio di
pace, quindi, “si può concludere che l’Angola sta compiendo grandi passi verso lo
sviluppo” e ciò è evidente in particolare nella “significativa crescita che il Paese
ha avuto in molti settori, tra cui la costruzione delle infrastrutture”. L’auspicio,
continua mons. Kanda, è che “tale processo non si interrompa e si possa giungere ad
una forma di sviluppo sostenibile ed accettabile”. Dal suo canto, “la Chiesa spera
che l’intera società partecipi al continuo progresso dell’Angola”, perché, conclude
il presule, “solo con il lavoro e l’impegno di tutti la nazione potrà continuare a
crescere”. (I.P.)