2012-08-25 16:37:19

Al Monastero di Camaldoli, la settimana di teologia organizzata dal Meic


La celebrazione di tre speciali ricorrenze al centro della Settimana teologica del Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic) che si svolge da questa domenica al 30 agosto al monastero di Camaldoli, in provincia di Arezzo. A ricordarli è lo stesso presidente nazionale, Carlo Cirotto, nella lettera di presentazione dell’evento: «Gli ottant’anni del nostro movimento, i cinquant’anni dall’inizio del concilio Vaticano II e i mille anni del monastero di Camaldoli. Il tema scelto per la Settimana teologica — “La storia: opera di Dio e responsabilità dell’uomo” — coinvolgerà oltre cento intellettuali cattolici provenienti da tutta Italia, in rappresentanza delle diverse realtà locali del Meic e non solo. Politica e impegno dei cristiani, dignità e sfide del lavoro, ruolo della famiglia nella società e nella Chiesa: questi – riferisce L’Osservatore Romano - i principali argomenti di discussione. «Attenti ad attualizzare il messaggio evangelico nel tempo che viviamo, secondo l’esortazione che il Papa ci ha rivolto nell’incontro del 19 maggio, e aiutati da guide esperte — spiega Cirotto — confronteremo alcuni aspetti paradigmatici della nostra vita individuale e sociale con il progetto che Dio ha sull’umanità. In particolare, ispirandoci all’esempio e all’insegnamento del beato Toniolo, esamineremo i criteri di distribuzione delle risorse pubbliche, i problemi del mondo del lavoro e quelli della famiglia alla luce delle indicazioni del Vaticano II. Avremo modo di ascoltare testimonianze personali su come è stato recepito il concilio nel mondo della cultura e nella vita monastica camaldolese. Secondo le nostre abitudini, molto tempo sarà dedicato alla discussione libera e all’approfondimento dei vari temi, tanto da fare assumere alla Settimana la connotazione di un forum di dialogo. Daremo anche ampio spazio alla preghiera e alla meditazione perché, come ripete il Papa, “non si può parlare di Dio senza parlare con Dio”», ha scritto il presidente del Meic. Di concilio si comincerà a parlare fin dalla mattina di lunedì con la relazione di don Pino Ruggieri, docente di Teologia fondamentale allo Studio teologico di Catania e all’Istituto superiore di scienze religiose di Bologna, intitolata «Il Vangelo nella storia: la lezione del concilio Vaticano II». I lavori delle tre successive giornate prenderanno spunto da altrettante affermazioni contenute nella Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes e nel Decreto sull’apostolato dei laici Apostolicam actuositatem. «Tutti i cristiani devono prendere coscienza della propria speciale vocazione nella comunità politica; essi devono essere d’esempio» (Gaudium et spes, 75): da questa frase si partirà per parlare di amministrazione del bene comune, con le conclusioni affidate al ministro della Salute, Renato Balduzzi, già presidente del Meic e tuttora direttore della rivista del movimento «Coscienza». Mercoledì 29 si affronterà il tema della dignità del lavoro e delle sfide a esso legate. Sarà d’aiuto ancora una volta la Gaudium et spes (67): «Con il lavoro, l’uomo provvede abitualmente al sostentamento proprio e dei suoi familiari, comunica con gli altri, rende un servizio agli uomini suoi fratelli e può praticare una vera carità e collaborare attivamente al completamento della divina creazione». La Settimana si chiuderà parlando di finalità e testimonianza dell’apostolato familiare, con la teologa Simona Segoloni Ruta, partendo dall’Apostolicam actuositatem (11): «La famiglia ha ricevuto da Dio la missione di essere la cellula prima e vitale della società».







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