2012-08-23 13:52:07

Sull'esempio dei polacchi, i greco-cattolici ucraini per la riconciliazione con i russi


Una riconciliazione dei popoli ucraino e russo sulla scorta del processo già intrapreso da da russi e polacchi e sancito dalla Dichiarazione congiunta firmata il 17 agosto a Varsavia dal Patriarca di Mosca, Kirill, e dall'arcivescovo di Przemysl dei Latini, Józef Michalik, presidente della Conferenza episcopale polacca. È quanto auspicato, domenica scorsa, in occasione della consacrazione della cattedrale della Trasfigurazione di Cristo, l'arcivescovo maggiore di Kyiv-Halyc, Sviatoslav Shevchuk. Mons. Shevchuk è dunque tornato a tendere la mano alla Chiesa ortodossa russa, affermando che senza un dialogo con il Patriarcato di Mosca è impossibile attenuare i contrasti che oppongono, spesso, ucraini e russi, e “se si cerca in qualche modo – ha spiegato il presule ripreso dall’Osservatore Romano – di risolvere le dolorose questioni del passato come cristiani, alla luce del Vangelo, e di guarire la nostra memoria con il solo mezzo della riconciliazione, allora possiamo creare qualcosa di costruttivo”. “Non abbiamo sentito per cosa i polacchi perdonano i russi – ha detto ancora mons. Shevchuk – e per cosa la Chiesa ortodossa intenda scusarsi con la Chiesa latina in Polonia. Forse questo sarà anche detto un giorno. Ma è stato dato un esempio molto forte, è stato lanciato un appello alla riconciliazione”. (M.G.)







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