2012-08-22 13:32:01

Confartigianato, Guerrini: per rilanciare il Paese si abbassino i costi della burocrazia


Il governo sta lavorando ad una defiscalizzazione per le nuove infrastrutture non sostenibili, sotto un profilo finanziario, con l'attuale gravame di Iva. Lo ha detto il vice ministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia al Meeting di Rimini. E si attendono novità anche dal nuovo pacchetto per lo sviluppo previsto per settembre. Alessandro Guarasci ha sentito il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini:RealAudioMP3

R. – Servono opportuni decreti, perché la fase dei contributi "a pioggia" è definitivamente finita. Si apre un’interessante fase di opportunità, che dovrebbe consentire a chi ha ancora voglia di investire in questo Paese di poterlo fare, riducendo i costi della burocrazia, attraverso, quindi, iniziative che semplifichino; e a chi ha voglia di investire nelle famiglie, attraverso ristrutturazioni, attraverso investimenti per la famiglia e la casa, di poterlo fare con oneri più bassi rispetto a quelli che abbiamo pagato fino adesso.

D. – Sul cuneo fiscale, però, mi sembra che ogni speranza sia persa, perché il governo già l’ha detto: non ci sono i soldi per abbassare le tasse...

R. – Si possono però trovare tante altre forme di riduzione di pressione fiscale, attraverso le migliaia di adempimenti che gravano su famiglie e imprese e che possono essere rimosse. Noi confidiamo nel decreto sulle “start up”, che dovrebbe avere la luce nelle prime settimane di settembre, dove sono contenute tante cose positive per chi abbia voglia e desiderio di intraprendere un’impresa in un Paese, il nostro, che ha il record di imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni.

D. – In questo momento di crisi economica, lei vede un ruolo fondamentale per i cattolici impegnati in politica e nel sociale? Insomma, serve una nuova offerta politica, secondo lei?

R. – Io credo che serva soprattutto il rinnovamento della classe dirigente di questo Paese, che da troppo tempo non è stata rinnovata a causa di meccanismi elettorali, che non ne hanno consentito il ricambio. E credo, come in tutti i momenti difficili di questo Paese, che il ruolo dei cattolici sia determinante per passare da una politica, che è stata caratterizzata in questi ultimi decenni dall’opportunismo e dall’appartenenza, a una politica che vada nella direzione del bene comune.
D. – Dunque mi sembra continuando anche l’opera di risanamento di Monti. Ma sempre con l’attuale premier come punto di riferimento...

R. – Spetta al diretto interessato dare disponibilità di prospettiva, che, devo dire, fino adesso non ha dato. A me sembra di poter dare un giudizio positivo dell’operato del governo Monti e se verranno attuati questi importanti decreti lo sarà ancora di più. Credo che potrà lasciare il segno per un’esperienza politica di prospettiva futura, alla quale si potranno anche collegare tante parti del nostro Paese, che hanno interessi economici e sociali e che hanno una cultura fondata sulla Dottrina sociale della Chiesa e un’appartenenza cattolica.







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