India. La Chiesa solidale con i cittadini del nordest dopo le violenze nell’Assam
La "All India Catholic Union" (Aicu), la più importante Associazione laicale cattolica
indiana che rappresenta i circa 17 milioni di cattolici nel Paese, denuncia la campagna
di odio lanciata in queste settimane da alcuni gruppi estremisti contro i cittadini
provenienti dal nordest dell’India. Decine di migliaia di immigrati sono fuggiti da
diverse città del sud dell’India, tra le quali Bangalore e Hyderabad, per fare rientro
a casa, dopo avere ricevuto messaggi minacciosi sui propri telefonini. A scatenare
la campagna i recenti scontri etnici nello stato nordorientale dell’Assam tra la tribù
dei Bodo e immigrati musulmani che hanno provocato decine di morti e migliaia di sfollati.
“Esprimiamo la nostra solidarietà con i cittadini del nord-est e condanniamo quelli
che stanno usando i mezzi di comunicazione per portare il Paese sull’orlo del baratro”,
ha dichiarato il neo-presidente dell’Aicu, Eugene Gonsalves, che li ha esortati a
non lasciarsi intimidire. Gonsalves – riporta l’agenzia Ucan – ha anche ringraziato
il governo federale e quelli statali del Bengala Occidentale, dell’Andhra Pradesh
e del Karnataka e la società civile per la pronta reazione contro queste azioni intimidatorie.
L’Associazione, riunita lo scorso week-end a Kolkata per la sua sessione annuale,
ha inoltre invitato le autorità dell’Assam a provvedere ai 400 mila sfollati interni
fuggiti a causa degli scontri. E un accorato appello alla calma è stato lanciato anche
da mons. Thomas Dabre, vescovo di Pune, teatro in queste ultime due settimane di ripetuti
attacchi contro gli immigrati dal nordest. Parlando a 500 fedeli dopo la Messa domenicale,
il presule ha stigmatizzato le violenze ricordando la tradizione di “uguaglianza,
pace e armonia” della città e assicurando alle vittime la protezione della diocesi.
“Il nostro auspicio – ha concluso mons. Dabre – è che il governo intervenga e prenda
misure perché i cittadini dal nordest possano vivere in sicurezza e non abbandonino
le loro case”. Lo Stato nordorientale dell'Assam non è nuovo alle violenze etniche.
In genere, i disordini nascono da dispute di tipo economico, in cui la diversità etnica
è solo una circostanza aggravante. Più volte, il Bodoland Territorial Council (Btc),
autorità territoriale non autonoma che amministra le zone a maggioranza Bodo, ha denunciato
i soprusi compiuti dai settlers musulmani, che dal confine con il Bangladesh
entrano in modo illegale in India e si appropriano dei terreni degli indigeni. (L.Z.)