2012-08-20 15:26:18

Siria. Finisce la missione Onu. I ribelli: catastrofe umanitaria a Herak


All’indomani della conclusione della missione Onu in Siria, nel Paese imperversa ancora la violenza. Sarebbero una ventina le vittime di oggi, 170 solo ieri. I ribelli hanno parlato di catastrofe umanitaria a Herak, città nella provincia meridionale di Daraa, mentre il governo ha annunciato l’uccisione di due terroristi nella stessa zona. Ce ne parla Benedetta Capelli:RealAudioMP3

Della missione Onu in Siria resta soltanto un ufficio di collegamento a Damasco per supportare l’inviato delle Nazioni Unite e della Lega Araba Brahimi. Gli osservatori Onu hanno lasciato il Paese perché il loro mandato non è stato prolungato dopo l’accertata violazione da parte di ribelli e lealisti degli accordi internazionali che prevedevano la protezione dei civili. E ora il timore è per la sorte delle persone che sono a Herak, città da 3 mesi sotto assedio, e dove mancano cibo e medicinali: i ribelli parlano di una vera e propria catastrofe umanitaria. Sempre nella zona, il governo ha annunciato l’uccisione di due “pericolosi terroristi”. E intanto è polemica soprattutto in Inghilterra dopo la rivelazione di alcuni organi di stampa per i quali in Siria i servizi di intelligence britannici e tedeschi avrebbero cooperato con l’opposizione nel lanciare i più pesanti attacchi contro le forze militari del regime. Accuse arrivano oggi anche dalla Russia. Mosca sostiene che i ribelli stiano ricevendo armi di fabbricazione occidentale. Ieri il presidente Assad è tornato a mostrarsi in pubblico, in moschea per pregare per la fine del Ramadan. Era circondato dai suoi fedelissimi, ma non dal vice-presidente al-Shara, che molti ritengono abbia defezionato e che sarebbe agli arresti domiciliari. Ramadan sanguinoso, secondo gli insorti, 5mila vittime in soli 30 giorni.







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