2012-08-19 13:55:34

Meeting di Rimini. Il Papa: l'uomo accetti di essere creatura di Dio. Monti: vedo l'uscita dalla crisi


Al via ieri mattina alla Fiera di Rimini la XXXIII edizione del Meeting per l’Amicizia fra i popoli. Il tema di quest’anno – La natura dell’uomo è rapporto con l’Infinito – è al centro del messaggio autografo - reso noto sabato pomeriggio - inviato da Benedetto XVI a mons. Francesco Lambiasi, vescovo della cittadina romagnola. Messaggio anche del presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, che sottolinea come sia necessario individuare modelli di sviluppo e parametri nuovi di benessere attenti ai principi di equità e solidarietà. Al Meeting è intervenuto, ieri pomeriggio, il premier Mario Monti. Il servizio del nostro inviato Federico Piana: RealAudioMP3

E’ un presidente del consiglio ottimista. Parlando ad una platea composta soprattutto da giovani, Mario Monti guarda alla crisi mondiale con un pizzico di fiducia per il futuro: "Un anno fa - ha detto - la cisi era peggiore di oggi ma non ce ne rendevamo conto. Ora vedo uno spiraglio in fondo al tunnel”. Motore di questa speranza, ha spiegato il premier, sono i giovani, per i quali il governo si sta impegnando in modo particolare “migliorando università, ricerca, scuola e mondo del lavoro”. Al centro del discorso del premier anche i rapporti con l’Europa. In sostanza, Monti ha ribadito che la casa comune europea deve essere sostenuta e consolidata grazie a governi che sappiano mettere in pratica politiche economiche e sociali responsabili e lungimiranti: “Sarebbe una iattura- ha messo in guardia Monti- se l’euro, per nostra colpa, divenisse fattore di disgregazione”. Applausi a scena aperta, il professore li ha incassati quando ha parlato di lotta all’evasione e del suo desiderio di consigliare alla Rai di non usare, nei servizi giornalistici dedicati agli evasori, il termine di ‘furbetti’. “Perché- ha chiosato il premier- non si possono trasmettere neppure in modo subliminale disvalori che distruggano la società italiana”.

Il tema di quest’anno – La natura dell’uomo è rapporto con l’Infinito – è dunque al centro del messaggio di Benedetto XVI. Da Rimini, il nostro inviato, Federico Piana:RealAudioMP3

“Parlare dell’uomo e del suo anelito all’infinito - ha scritto il Papa nel messaggio inviato a mons. Francesco Lambiasi vescovo di Rimini - significa innanzitutto riconoscere il suo rapporto costitutivo con il Creatore. L’uomo è una creatura di Dio”. Eppure, ha proseguito Benedetto XVI, “oggi questa parola – creatura – sembra quasi passata di moda: si preferisce pensare all’uomo come essere compiuto in se stesso e artefice del proprio destino”. Ma nonostante l’uomo tenti di sottrarsi a questo rapporto costitutivo con Dio, il suo cuore va comunque a caccia dell’infinito, seppure in direzioni sbagliate: “Inizia una ricerca affannosa e sterile di falsi infiniti – spiega il Santo Padre – che possano soddisfare almeno per un momento”, ma che conducono a mete pericolose”, come - ammonisce il Papa – “alla droga, alla sessualità vissuta in modo disordinato, al successo ad ogni costo e persino a forme ingannatrici di religiosità”. “Per ritrovare veramente se stesso e la propria identità – ha raccomandato ancora Benedetto XVI – l’uomo deve ritornare a riconoscersi creatura, dipendente da Dio. Al riconoscimento di questa dipendenza – che nel profondo è la gioiosa scoperta di essere figli di Dio – è legata la possibilità di una vita veramente libera e piena”. Ad aprire ufficialmente questa prima giornata di Meeting, la Messa celebrata dal vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi.

Ultimo aggiornamento: 20 agosto 2012







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