Le suore missionarie: la pace e l’istruzione garantiscono lo sviluppo del Paese
“Pace, unità e riconciliazione: solo questi valori possono garantire lo sviluppo ed
il progresso del Sud Sudan, dopo anni e anni di guerra civile”. Sono le parole di
Sr. Rita Proscovia Nabukeera, missionaria della Congregazione delle Figlie di Maria
Madre della Chiesa. Intervistata da “Radio Good News”, l’emittente della diocesi di
Rumbek, la religiosa ha poi ricordato i tre anni e mezzo trascorsi in Sud Sudan come
preside della scuola comboniana di Agangrial. Di qui, l’appello che Sr. Nabukeera
ha lanciato al governo locale affinché sostenga e motivi gli insegnanti, dando loro
uno stipendio adeguato. In particolare, la religiosa ha citati casi di docenti non
inclusi neppure nel libro-paga statale, veri e propri “professori fantasma”, costretti
a lasciare il lavoro, sottopagato o non stipendiato, in cerca di altre opportunità.
Al contrario, Sr. Nabukeera ha ricordato il grande supporto ricevuto dal compianto
mons. Cesare Mazzolari, vescovo di Rumbek, morto improvvisamente il 16 luglio 2011,
che era solito dire “Il cammino più affidabile per formare una nazione stabile è l’educazione
della sua gente”. Attraverso la Fondazione Cesar (Coordinamento enti solidali a Rumbek),
infatti, il presule aveva avviato la costruzione della prima scuola per insegnanti
a Cuiebet, con l’idea di formare i docenti in modo adeguato perché potessero offrire
agli studenti una vera e propria istruzione primaria. Al momento, la costruzione della
scuola è a buon punto, mentre si pensa già a progettare laboratori di informatica
che permetteranno incontri e lezioni a distanza con docenti stranieri. D’altronde,
quella dell’istruzione è una questione particolarmente sentita in Sud Sudan, dove
i bambini scolarizzati sono meno del 60% della popolazione e di tale percentuale solo
il 4% è costituto da femmine. Ad aumentare le difficoltà, in tutto il Paese si contano
solo 16 insegnanti abilitati alla professione. (I.P.)