Somalia: al via nuovo corso, tra timori e speranze
Scadrà alla mezzanotte di lunedì, 20 agosto, il mandato delle Istituzioni federali
di transizione (Ift) che hanno governato il Paese dal 2004. Dopo otto lunghi anni
di combattimenti, sconfitte e conquiste tra accuse di corruzione e faide politiche
– scrive l’agenzia Misna - le speranze di una ‘rinascita’ della Somalia sono ancora
minacciate da lotte di potere. “Non è in corso nessun processo politico. Quello a
cui si assiste è solo un accaparramento del potere con ogni mezzo”, dichiara all’agenzia
sudafricana Sapa, Afyare Elmi, accademico somalo alla Qatar University, aggiungendo
che “i seggi del parlamento sono stati distribuiti con logiche claniche e nascondono
interessi che poco hanno a che fare con il bene del Paese”. Sono questi, aggiunge
Misna, timori condivisi da una parte degli osservatori che paventano un protrarsi
del conflitto e dell’instabilità anche dopo l’inizio del nuovo corso. Tuttavia, questi
timori non trovano conferme nelle parole dell’inviato Onu per la Somalia Augustine
Mahiga. “Da settembre in poi – ha detto – il Corno d’Africa sarà una regione più pacifica,
stabile e solida dal punto di vista democratico”. Sul terreno, osserva però Misna,
a dispetto delle conquiste degli ultimi mesi nella lotta agli insorti al Shabaab da
parte delle truppe governative e la presenza di 17 mila caschi verdi di Amisom, la
questione delle sicurezza resta centrale. (A.G.)