Primo anniversario della Gmg di Madrid. Il Papa: una cascata di luce che rende visibile
la fede nel mondo
Ricorre oggi il primo anniversario della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid,
la terza di Benedetto XVI dopo Colonia e Sydney. Per l’occasione, il cardinale arcivescovo
di Madrid, Antonio Rouco Varela, ha invitato i fedeli a partecipare a una serie di
liturgie di ringraziamento per i frutti del grande evento ecclesiale. Nel servizio
di Alessandro Gisotti, ritorniamo al clima gioioso di un anno fa e alle parole
rivolte da Benedetto XVI ai giovani di tutto il mondo:
Le Giornate
mondiali della Gioventù collegano “il mondo e Dio” e i suoi frutti sono per tutta
la Chiesa, non solo per i giovani. Sul volo diretto verso Madrid, Benedetto XVI sottolinea
l’importanza delle Gmg. Non sono, afferma, un “avvenimento isolato”, ma fanno parte
di un cammino più grande. E trova un’immagine affascinante per descrivere la dimensione
più profonda di questi eventi:
“Direi che queste Gmg sono un segnale, una
cascata di luce; danno visibilità alla fede, alla presenza di Dio nel mondo e creano
così il coraggio di essere credenti. Spesso i credenti si sentono isolati in questo
mondo, quasi perduti. Qui vedono che non sono soli che c’è una grande comunità di
credenti nel mondo, che è bello vivere in questa amicizia universale”. (Colloquio
con i giornalisti sul volo papale, 18 agosto 2011) “Radicati e fondati in Cristo,
saldi nella fede”: è il tema della Gmg di Madrid su cui si soffermano a riflettere
e pregare i giovani di tutto il mondo convenuti nella capitale spagnola. Nella Festa
dell’Accoglienza, in una Plaza de Cibeles gremita, il Papa sottolinea dunque
che quando non si cammina al fianco di Cristo si rischia di disperdersi per altri
sentieri “come quello dei nostri impulsi ciechi ed egoisti”. Dal Papa l’invito perciò
ad edificare sulla “ferma roccia” della relazione con Gesù. Solo così saremo davvero
liberi e potremo “proiettare la luce di Cristo” su tutta l’umanità. Quindi, parlando
ai ragazzi giunti in Spagna dall’Italia, Benedetto XVI suggerisce lo spirito con il
quale si dovrebbero vivere le Gmg:
“Vivete queste giornate con spirito di
intensa preghiera e di fraternità testimoniando la vitalità della Chiesa in Italia,
delle parrocchie, delle associazioni, dei movimenti. Condividete con tutti questa
ricchezza”. (Festa dell’Accoglienza, 18 agosto 2011)
Una ricchezza spirituale
che si rafforza in modo straordinario nella Veglia all’aeroporto “Cuatro Vientos”,
culminata nell’Adorazione Eucaristica. L’evento, a cui prendono parte due milioni
di giovani, viene interrotto da un violento nubifragio. Ma i ragazzi non sono intimoriti
e il Papa resta sul palco, aspettando con loro che ritorni la quiete. Sembra quasi
una metafora di quello che i giovani stanno testimoniando a Madrid: l’amicizia con
Gesù è più forte degli ostacoli della vita. E Benedetto XVI ringrazia a cuore aperto:
“La vostra forza – dice – è più forte della pioggia”:
“Cari amici, questa
Veglia, con tutte queste avventure, rimarrà come un’esperienza indimenticabile della
vostra vita. Custodite la fiamma che Dio ha acceso nei vostri cuori in questa notte:
fate in modo che non si spenga, anche se vengono le piogge, alimentatela ogni giorno,
condividetela con i vostri coetanei che vivono nel buio e cercano una luce per il
loro cammino”. (Veglia a “Cuatro Vientos”, 20 agosto 2011)
“Andate in tutto
il mondo e annunciate il Vangelo”: questo il mandato che Benedetto XVI consegna ai
giovani, nella Messa conclusiva dell'evento. Il Papa esorta i ragazzi delle Gmg a
rispondere con “generosità e audacia” alla domanda di amicizia di Gesù. E aggiunge:
“Os
pido, queridos amigos, que ameis a la Iglesia…” “Vi chiedo, cari amici di amare
la Chiesa, che vi ha generati alla fede”, perché “non si può seguire Gesù da soli”.