2012-08-17 11:28:23

Pellegrinaggio dei Tre Popoli sul monte Lussari. L'arcivescovo di Udine: pregare insieme per l'Europa unita


Pregare insieme per l’unità dell’Europa, rinnovando l’impegno di amicizia e fraternità dei popoli. Con questo intento si svolge, oggi, presso il monte Lussari nell'arcidiocesi di Udine, il pellegrinaggio dei Tre Popoli sul tema: “Beata colei che ha creduto. Con Maria verso l’Anno della fede”. Si tratta di una tradizione giunta ormai alla sua 30.ma edizione che vede riuniti fedeli friulani, sloveni e carinziani. Il pellegrinaggio vuole anche richiamare l'importanza dell'Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI nel 50.mo anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II. Sul significato di questo pellegrinaggio, Cecilia Seppia ha intervistato mons. Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine:RealAudioMP3

R. - L’iniziativa era nata trent’anni fa, su scelta dei tre vescovi di allora, l’arcivescovo di Udine, di Lubiana e quello di Gurk-Klagenfurt, per dare un segnale di comunione tra le chiese, in un santuario che si trova alla confluenza dei tre popoli latino, slavo e tedesco. E questo in un momento in cui in Europa c’era ancora la divisione tra Est ed Ovest. Si può dire che il confine della divisione rasentava proprio il santuario. Quindi era un segnale di comunione e aveva un significato di testimonianza di fede.

D. - La fede - dunque - come cemento di unità. Un messaggio particolarmente significativo, anche di fronte alle sfide economiche, sociali, culturali, che l’Europa sta affrontando, perché parliamo comunque di tre popoli che storicamente si sono contrapposti, combattuti ...

R. - Vorremmo rilanciare, dopo trent’anni, il pellegrinaggio in un significato tutt’ora attuale per l’Europa: se trent’anni fa aveva un suo significato di fronte ad un’Europa divisa in blocchi, adesso ci sembra che può avere il significato proprio della testimonianza dell’anima che dovrebbe fare da coagulante di una vera Europa unita. E l’anima è appunto la fede, cioè la tradizione di fede dei popoli europei. Allora lo rilanciamo in questo senso! Per questo adesso avrà scadenza triennale, e sarà sempre celebrato in questo santuario molto significativo, che è appunto quello del Monte Lussari, per dare in qualche modo un contributo delle chiese, all’anima dell’Europa unita.

D. - Cuore del messaggio di questo trentesimo pellegrinaggio: “Beata Colei che ha creduto. Con Maria verso l’Anno della Fede”. La figura di Maria acquista un ruolo centrale. Che valore assume?

R. - Ormai stiamo andando verso l’inizio dell’Anno della Fede e abbiamo pensato di collegare il pellegrinaggio di quest’anno proprio all’Anno della Fede, vedendo in Maria la Madre, la maestra, il modello della credente, e quindi vivere questo pellegrinaggio ricevendo l’esempio di Maria come donna di fede, e con Lei prepararci a tutte le iniziative che faremo poi per l’Anno della Fede.

D. - L’Anno della Fede è stato indetto da Benedetto XVI a ricordo del 50.mo anniversario dall’inizio del Concilio Vaticano II. Un altro segno importante, in linea con le intenzioni del Santo Padre ..

R. - Sì. L’Anno della Fede comincerà - come sappiamo - a metà ottobre, però è come se noi già ci preparassimo ad iniziarlo cominciando con Maria, e con un gesto di fede, in comunione con Lei, che riunisce le tre diocesi, e diciamo pure simbolicamente, i tre popoli. Quindi vogliamo valorizzare nel modo migliore, l’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI.

Ultimo aggiornamento: 18 agosto 2012







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