L'Ungheria celebra la memoria di Santo Stefano, evangelizzatore del Paese
Il 20 agosto tutta l’Ungheria è in festa per le celebrazioni di Santo Stefano e della
festa nazionale. Canonizzato da Papa Gregorio VII nel 1083, Stefano è stato fondatore
e primo re d'Ungheria, e in seguito alla sua conversione al cristianesimo evangelizzatore
dell’Ungheria. Il 20 agosto si commemora sia la traslazione delle spoglie di Santo
Stefano a Buda, sia il giorno in cui la tradizione data la sua incoronazione a re.
La più importante reliquia del santo sovrano è la mano destra, detta anche «la sacra
destra», portata in processione il 20 agosto in occasione della festa ungherese più
antica e più popolare a lui dedicata. Interessanti le vicissitudini di questa reliquia
e della devozione di cui venne fatta oggetto. Durante il periodo della dominazione
turca, infatti, si persero le tracce della mano di Santo Stefano, che fu ritrovata
alcuni secoli dopo nella città dalmata di Ragusa e riportata in Ungheria grazie all'intervento
dell’imperatrice Maria Teresa. Successivamente la reliquia venne trasferita nella
Basilica di Santo Stefano a Budapest, dove ancora oggi è custodita. Intorno al 1860
la processione della «sacra destra», che si svolgeva nel quartiere del Palazzo Reale,
divenne popolarissima. Oggi, nella piazza antistante alla Basilica di Santo Stefano
il cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest, primate d’Ungheria e presidente
della Conferenza Episcopale Ungherese, presiederà nel pomeriggio (ore 17.00) la Messa
solenne per l'odierna memoria liturgica di Santo Stefano d’Ungheria. Seguirà la processione
solenne della “sacra destra” – reliquia del Santo Re, custodita nella Basilica a lui
dedicata. (S. L.)