2012-08-16 15:08:20

La tragedia dei profughi del Mediterraneo in un film proiettato al festival di Venezia


Un film denuncia sui profughi nel Mediterraneo sarà proiettato alla prossima Mostra del cinema di Venezia. “Mare chiuso”, questo il titolo della pellicola di Andrea Segre e Stefano Liberti, si soffermerà in particolare su di un episodio del marzo 2011, quando non fu soccorso un barcone alla deriva con 72 profughi dalla Libia, sebbene fosse stato avvistato dai mezzi militari in perlustrazione. Morirono in 63, ne sopravvissero solo 9. Una tragedia che è stata denunciata dal Consiglio d’Europa, che in un comunicato si scaglia contro i troppi morti nel Mediterraneo: “lo scorso anno furono 1500 le vittime accertate, cioè quelle di cui siamo a conoscenza grazie a qualche superstite dei naufragi”, si legge ancora nel messaggio, duramente critico anche verso quei respingimenti che “non rispettarono le leggi sul dovere di accoglienza dei profughi”. La proiezione avverrà venerdì 31 agosto, alla presenza del presidente della Biennale Paolo Baratta, del sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e della vicesegretaria generale del Consiglio d’Europa Maud de Boer. Particolarmente rilevante sarà la partecipazione di uno dei 9 superstiti e del sacerdote che, avvertito dal cellulare di un naufrago, lanciò l’sos che rimase inspiegabilmente inascoltato. (M.R.)







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