Nigeria: timori di nuovi attentati. Mons. Kaigama: il presidente sia più incisivo
contro i terroristi
Solennità dell’Assunta di speranza e timori per le comunità cristiane nel Nord della
Nigeria. Appena lunedì scorso l’ennesimo attentato contro una chiesa costato la vita
a 20 fedeli. Un perdurare delle violenze che ha spinto alcune associazioni cristiane
a chiedere le dimissioni del presidente Jonathan, “perché incapace di garantire la
sicurezza”. Ma per capire con quale animo i cristiani celebrano l’Assunzione, Marco
Guerra ha intervistato mons. Ignatius Kaigama, arcivescovo di Jos e presidente
della Conferenza episcopale della Nigeria:
R. – Now we
pray that there will be no new attacks as we celebrate the Feast … Preghiamo perché
non ci siano nuovi attacchi proprio mentre celebriamo la festa dell’Assunta. Crediamo
nella potente intercessione di Maria perché possiamo raggiungere, in Nigeria, sicurezza
e pace. Certo, i cristiani sono preoccupati ogni volta che vanno a Messa o ad assistere
ad una funzione religiosa, perché i gruppi terroristici hanno la tendenza ad attaccare
in occasioni in cui si radunano le folle. E non si può prevedere quando e come questo
possa succedere, e questa è la ragione per cui molti cristiani hanno timore e sono
ansiosi. Il risultato è che molti preferiscono rimanere a casa perché hanno paura
degli attentati. Ciò nonostante, possiamo dire che i cristiani continuano ad andare
a Messa, sono coraggiosi e solidamente radicati nella loro fede e non temono gli attacchi
del male.
D. – Qual è la sua speranza in occasione di questa Solennità?
R.
– I am very optimistic that we shall have a free celebration of the Feast of the … Sono
ottimista e voglio pensare che potremo celebrare in serenità la festa dell’Assunta:
speriamo e preghiamo che accada così! Come ho già detto, viviamo con questo clima
di tensione e di paura e di ansia perché le azioni di questi terroristi non sono prevedibili:
attaccano in maniera molto particolare. Quando ti aspetti l’attentato da una parte,
loro si volgono dall’altra e attaccano lì … Quindi, non è facilmente prevedibile dove
andranno a colpire. Ma noi cristiani siamo ottimisti e speriamo nel Signore. Sono
molto ottimista e penso che celebreremo una Messa bellissima e che tutto andrà bene.
D.
– L’associazione dei cristiani nel Nord ha chiesto le dimissioni del presidente Johnatan
perché - dicono - non è capace di garantire la sicurezza ai cittadini. Cosa ne pensa?
R.
– I’m not a party of that opinion because the wasn’t any wide consultation … Non
condivido questa opinione perché non c’è stata consultazione tra i cristiani su questa
opzione delle dimissioni del presidente. Quello che penso io è che il presidente dovrebbe
essere più attivo, dovrebbe esplorare tutte le vie per porre fine a questi atti di
terrorismo. Io vedo una mancanza di iniziative, di creatività e di volontà politica
e questo fa sì che il Paese sia assoggettato a questa forma di terrorismo che attacca
la gente, uccide e distrugge. Piuttosto, rivolgerei un appello al presidente affinché
avvii azioni più drastiche, urgenti ed efficaci per interrompere le nefaste attività
di Boko Haram. Le sue dimissioni non risolverebbero il problema. Io vorrei un presidente
più attivo, un presidente che non abbia paura dei criminali, che abbia il coraggio
di affrontarli e di indurli a porre fine alla loro attività. Le persone che finanziano
queste attività terroristiche devono essere individuate attraverso un sistema di intelligence
appropriato e punite: questo, credo, riuscirebbe a mettere fine alle attività di Boko
Haram.