I vescovi inglesi: le Paralimpiadi riconoscano il potenziale di ciascuno nella società
“Le Paralimpiadi siano l’opportunità per riconoscere il potenziale di tutti gli esseri
umani all’interno della società”: è l’auspicio della Conferenza episcopale di Inghilterra
e Galles in vista della 14.ma edizione dei Giochi Paralimpici, dedicati agli sportivi
con disabilità, che si svolgeranno a Londra dal 29 agosto al 9 settembre. “Si tratta
di un’occasione da non perdere – afferma Cristina Gangemi, responsabile per la disabilità
per conto della Conferenza episcopale inglese – Le Paralimpiadi sono un esempio unico
di fede in azione ed un luogo in cui tutti danno il meglio delle proprie abilità”.
Per questo, continua la Gangemi, è importante “trattare i Giochi Paralimpici esattamente
con lo stesso entusiasmo e la stessa attenzione” riservata alle Olimpiadi, che Londra
ha ospitato dal 27 luglio al 12 agosto. Infatti, anche se “sono competizioni separate
– spiega ancora la Gangemi – le Paralimpiadi sono giochi sorprendenti, per i quali
gli sportivi si sono allenati duramente, affrontando gli stessi alti e bassi dei concorrenti
olimpici”. La differenza, quindi, è solo “nel modo in cui si impegnano e utilizzano
le strutture per praticare quelle discipline in cui sono così abili”. Infine, come
annuncia James Parker, incaricato dalla Conferenza episcopale inglese di coordinare
i Giochi 2012, l’8 settembre, alle ore 12.30, nella Cattedrale di San Giorgio a Southwark,
si terrà una Santa Messa di ringraziamento, a chiusura dei Giochi Paralimpici. “Speriamo
che gli sportivi paralimpici del passato e del presente, cattolici, cristiani, di
altre fedi o anche atei, siano presenti alla Messa”, auspica Parker, poiché “insieme,
vogliamo celebrare e rendere grazie a Dio per il potenziale prezioso che ogni vita
racchiude in sé, ed in particolare per come esso si manifesta nel mondo dello sport”.
Ad animare la Messa sarà il Dockhead Choir, composto da 40 bambini e ragazzi provenienti
dalle principali parrocchie londinesi e che si è già esibito durante la cerimonia
di apertura dei Giochi Olimpici, il 27 luglio scorso. (A cura di Isabella Piro)