2012-08-13 19:11:02

Finisce Londra 2012. Ora i giochi paraolimpici


RealAudioMP3 "Il bilancio, per me, è altamente positivo, perché ho percepito nell’esperienza degli atleti, nell’incontro con molti di loro, questo desiderio di infinito, di assoluto, di trascendente". Per don Mario Lusek, cappellano della spedizione olimpica azzurra, "le tensioni della vigilia creavano delle ansie e delle preoccupazioni, ma, di fatto, sia il clima della città, sia il rapporto stretto che esisteva tra città e villaggio olimpico – non erano mondi separati o mondi distanti, ma mondi integrati – la multiculturalità della città stessa ha favorito proprio questa osmosi tra le diversità. L’evento non è stato un evento fine a se stesso, ma lascerà sicuramente una traccia, che anche le comunità locali sono chiamate a valorizzare". Dal 29 agosto iniziano i Giochi Paraolimpici. "Continua questa esperienza di festa e di gioia ancora di più, perché i giochi paraolimpici parlano di integrazione, di superamento di barriere e di un confronto a tutto campo con tutte le tipologie di persone, abili o meno abili che siano. Al centro, infatti, viene rimessa la persona in quanto tale e mettendo al centro la persona si mette al centro quello che la persona rappresenta. Per noi credenti è l’immagine di Dio, quindi l’immagine della vita. E’ vita, voglia di vivere, voglia di esistere, voglia di fare festa. (a cura di Benedetta Capelli)














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