2012-08-13 15:39:42

Fede e turismo: iniziativa estiva dell'arcidiocesi di Salerno


Enjoy your holidays! E’ l’augurio di buone vacanze in inglese che l’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, mons. Luigi Moretti, rivolge ai turisti in un depliant curato dall’Ufficio per la Pastorale del Turismo, dall’Ufficio Migrantes e dall’Apostolato del Mare della sua diocesi. Con un messaggio tradotto in 4 lingue, il presule ha voluto in questo modo dare il benvenuto a quanti scelgono Salerno e dintorni per trascorrere le vacanze, indicando anche i luoghi di culto dove si celebrano diversi riti e non solo in italiano. Ma con quale obiettivo è stata pensata questa iniziativa? Lo spiega mons. Moretti al microfono di Tiziana Campisi:RealAudioMP3

R. – Innanzitutto cercare di far sentire accolto chi viene: è quindi un segnale della Chiesa per chi è dentro anche l’esperienza cristiana e sa come orientarsi. Qui si può anche trovare la possibilità di arricchirsi non solo guardando il panorama, ma anche arricchire spiritualmente la propria vita attingendo ad una tradizione religiosa. Nello stesso tempo abbiamo voluto anche dare qualche segno particolare: in alcune chiese abbiamo dato le indicazioni di messe celebrate in lingua inglese ed altre.

D. – A Salerno, nel Medio Evo, è fiorita la Scuola Medica Salernitana ed è per questo motivo che Salerno è stata anche chiamata “Città di Ippocrate”. Antichi e sapienti medici raccomandavano tre cose necessarie per vivere a lungo: mens laeta, requies, moderata diaeta

R. – Credo che riuscire a vivere l’occasione riposo, l’occasione per recuperare energie all’interno di una prospettiva che qui viene, in qualche modo, rivitalizzata e vissuta continuamente può essere una buona opportunità.

D. – L’opuscolo - curato dall’Ufficio diocesano per la pastorale del turismo, dall’Ufficio Migrantes e dall’Apostolato del Mare - indica i luoghi di culto nei quali vengono celebrate le messe nel periodo estivo: ci sono anche indicati dei luoghi in prossimità dei lidi balneari…

R. – Nei luoghi dove la gente vive o prima di andare al mare o dopo che è stata al mare, avere la possibilità di punti di riferimenti dove vivere e celebrare l’Eucaristia credo che sia importante. Noi vogliamo condividere la vita dei fedeli, offrendo la possibilità di capire come nulla della vita è estranea alla fede: andare in vacanza non significa "dare le ferie" al Signore; anzi è l’occasione per avere la possibilità di una conoscenza più vera e un’esperienza più autentica.

D. – C’è una riflessione specifica alla quale vuole invitare, in particolare, chi passa per la sua diocesi?

R. – Il nostro Patrono è San Matteo, apostolo ed evangelista e qui la nostra preoccupazione maggiore è quella di appassionare le persone che cercano la verità, che cercano Dio o che vogliono approfondire il rapporto con Lui, attraverso l’appassionarsi alla Scrittura. Quindi, questo per noi è importante: attraverso varie "scuole della Parola" che sono offerte ai fedeli e possono poi veramente nutrire il cammino della fede.

D. – Sempre nel suo messaggio rivolto ai turisti, lei fa riferimento ad un periodo di riposo, ristoro e soprattutto anche per quanti sono segnati da ferite: che cosa si sente di dire a queste persone?

R. – Che nella Chiesa troveranno sempre qualcuno disposto a testimoniare la misericordia di Dio, a far sì che ognuno si senta nella vita all’interno di una grande esperienza di amore.







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