Stati Uniti. Conclusa l’Assemblea annuale della Conferenza delle superiore religiose
Si è conclusa ieri a Saint Louis, negli Stati Uniti, l’Assemblea annuale della Conferenza
delle superiore religiose del Paese, la Leadership Conference of Women Religious (Lcrw),
cui hanno preso parte oltre 900 partecipanti. Tra i molti temi di carattere sociale
discussi nel corso dei lavori - oltre alla valutazione del rapporto elaborato dalla
Congregazione per la Dottrina della Fede - sono state affrontate con particolare attenzione
anche questioni relative ai flussi migratori (regolari e irregolari) verso gli Usa,
la presenza di lavoratori stranieri e la questione dei ricongiungimenti familiari.
L’Assemblea ha ribadito l’importanza di proseguire sulla strada di un dialogo franco
e costruttivo con i rappresentanti incaricati della Congregazione per la Dottrina
della Fede su delicate questioni di tipo etico e morale. Pertanto, si legge nel comunicato
finale dell’Assemblea, la Lcwr avvierà al più presto un colloquio con l’arcivescovo
J. Peter Sartain, delegato apostolico incaricato dal dicastero vaticano. L’Assemblea
ha, inoltre, sottolineato l’importanza dei valori emersi dal Concilio Vaticano II
in materia di teologia, ecclesiologia e forme di vita consacrata. Nel suo intervento
conclusivo, suor Pat Farrell, Osf, ha suggerito 6 strumenti per affrontare le sfide
che il mondo attuale presenta. Tra questi strumenti vengono indicati: la contemplazione,
la capacità di avere una voce profetica, la solidarietà con gli emarginati, la comunità,
la non violenza e la capacità di vivere una gioiosa speranza. L’Assemblea ha, infine,
rivolto un appello al Congresso statunitense affinché passi il Dream Act e una riforma
globale dell’immigrazione che abbia presente in maniera prioritaria il problema dei
ricongiungimenti familiari e il percorso verso l’acquisizione di una piena cittadinanza.
I partecipanti hanno evocato in quest’ambito anche la piaga del traffico di esseri
umani e la necessità di debellarla. (A cura di Stefano Leszczynski)