Somalia. L’appello di mons. Bertin: “Aiutiamo lo Stato che sta nascendo”
“La Somalia si appresta a voltare pagina” dichiara mons. Giorgio Bertin, vescovo di
Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio. “Dopo tanti incontri, conferenze
e parole spese al vento finalmente sembra che abbiamo imboccato la strada giusta,
seppure il cammino sia ancora lungo e il 20 agosto non ne tracci la fine ma solo l’inizio”,
osserva il presule, ricordando la data che dovrebbe segnare la fine della transizione
somala. Come riportato dall’agenzia Misna, il vescovo, presidente di Caritas nel Paese,
prosegue: “La Comunità internazionale dovrà continuare a sostenere con determinazione
il percorso di questo embrione di Stato che sta per nascere”. Questo è un periodo
molto importante per la Somalia, arrivato a seguito dello scandalo della corruzione
denunciata dalla Banca Mondiale che ha coinvolto le istituzioni federali ormai prive
di credibilità agli occhi della popolazione come degli osservatori internazionali,
e che ha visto il primo agosto scorso l’approvazione della bozza della Costituzione
e che si appresta a nominare un Parlamento e un Capo dello Stato che sarà in carica
per quattro anni. La situazione però è ancora molto complicata. “Il dramma della carestia
che l’anno scorso ha colpito le regioni del centro sud, con decine di morti e centinaia
di migliaia di sfollati ha riportato la Somalia sulle prime pagine dei giornali” osserva
ancora mons. Bertin. Adesso “ci sarà bisogno di tempo e pazienza” per vedere gli effetti
di questo nuovo corso, poiché “dopo 21 anni di continuo disordine e caos, tornare
ad una normalità risulta molto difficile”. (L.P.)