2012-08-10 13:37:51

L'arcivescovo di Bangkok assume l'incarico di moderatore dei vescovi amici dei Focolari


Si è concluso l’incontro dei vescovi amici dei Focolari che si è tenuto a Fonte di Coazze, in provincia di Torino, dall’1 al 9 agosto. Maria Voce, presidente del Movimento, ha invitato mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, arcivescovo di Bangkok, Tailandia, ad assumere l’incarico di moderatore della comunione tra i vescovi che aderiscono alla spiritualità dell’unità trasmessa dalla fondatrice Chiara Lubich (1920-2008). La scelta di mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, come dichiara la presidente, è da intendere come “segno dell’apertura universale del Movimento e della sua attenzione verso i continenti emergenti e i vari dialoghi”. Mons. Kriengsak, la cui missione inizierà ufficialmente a ottobre, durante l’assemblea internazionale dei dirigenti del Movimento, succede al cardinale Miloslav Vlk, arcivescovo emerito di Praga, il quale esprime gratitudine alla presidente Maria Voce per aver nominato un vescovo dell’oriente “dove la spiritualità del Movimento dei Focolari si diffonde velocemente anche tra i vescovi” e che augura al suo successore “la forza e la creatività necessari per guidare, accanto al suo impegno di arcivescovo di Bangkok, la comunione tra i vescovi amici del Movimento dei Focolari”. Il 6 agosto i 3 cardinali e i 62 vescovi che hanno partecipato all’incontro si sono recati a Sassanello, il paese natale di Chiara Luce Badano (1971-1990), raccogliendosi in preghiera nella sua cameretta e sulla tomba della giovane, beatificata nel 2010. Il cardinale Vlk ha spiegato il significato di questa visita: “Fermarsi con Chiara Luce, per chiedere aiuto e protezione sul cammino della spiritualità dell’unità aperta da Chiara Lubich, che è una via di santità”. Il cardinale Joao Braz De Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, ha commentato: “I giovani hanno bisogno di esempi e Chiara Luce ha molto da dire sul senso della sofferenza e della morte così cruciale nella cultura contemporanea non solo giovanile”. La giornata si è conclusa con la celebrazione della Messa nella chiesa della Santissima Trinità, presieduta dal cardinale Ennio Antonelli, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Nella sua omelia, ha ricordato le parole della giovane beata “sii felice mamma perché io lo sono”, sottolineando come “dire questo nell’atroce sofferenza fisica, davanti alla morte non è una cosa umana, ma segno della presenza di Cristo. Neanche a tutti i Santi è stata concessa questa grazia della gioia davanti alla morte, pura follia dal punto di vista umano. Si è vista la gioia che vince il dolore, la vita che vince la morte, la trasfigurazione”. (L.P.)







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