L'arcivescovo di Bangkok assume l'incarico di moderatore dei vescovi amici dei
Focolari
Si è concluso l’incontro dei vescovi amici dei Focolari che si è tenuto a Fonte di
Coazze, in provincia di Torino, dall’1 al 9 agosto. Maria Voce, presidente del Movimento,
ha invitato mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, arcivescovo di Bangkok, Tailandia,
ad assumere l’incarico di moderatore della comunione tra i vescovi che aderiscono
alla spiritualità dell’unità trasmessa dalla fondatrice Chiara Lubich (1920-2008).
La scelta di mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, come dichiara la presidente,
è da intendere come “segno dell’apertura universale del Movimento e della sua attenzione
verso i continenti emergenti e i vari dialoghi”. Mons. Kriengsak, la cui missione
inizierà ufficialmente a ottobre, durante l’assemblea internazionale dei dirigenti
del Movimento, succede al cardinale Miloslav Vlk, arcivescovo emerito di Praga, il
quale esprime gratitudine alla presidente Maria Voce per aver nominato un vescovo
dell’oriente “dove la spiritualità del Movimento dei Focolari si diffonde velocemente
anche tra i vescovi” e che augura al suo successore “la forza e la creatività necessari
per guidare, accanto al suo impegno di arcivescovo di Bangkok, la comunione tra i
vescovi amici del Movimento dei Focolari”. Il 6 agosto i 3 cardinali e i 62 vescovi
che hanno partecipato all’incontro si sono recati a Sassanello, il paese natale di
Chiara Luce Badano (1971-1990), raccogliendosi in preghiera nella sua cameretta e
sulla tomba della giovane, beatificata nel 2010. Il cardinale Vlk ha spiegato il significato
di questa visita: “Fermarsi con Chiara Luce, per chiedere aiuto e protezione sul cammino
della spiritualità dell’unità aperta da Chiara Lubich, che è una via di santità”.
Il cardinale Joao Braz De Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita
Consacrata, ha commentato: “I giovani hanno bisogno di esempi e Chiara Luce ha molto
da dire sul senso della sofferenza e della morte così cruciale nella cultura contemporanea
non solo giovanile”. La giornata si è conclusa con la celebrazione della Messa nella
chiesa della Santissima Trinità, presieduta dal cardinale Ennio Antonelli, presidente
emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Nella sua omelia, ha ricordato le
parole della giovane beata “sii felice mamma perché io lo sono”, sottolineando come
“dire questo nell’atroce sofferenza fisica, davanti alla morte non è una cosa umana,
ma segno della presenza di Cristo. Neanche a tutti i Santi è stata concessa questa
grazia della gioia davanti alla morte, pura follia dal punto di vista umano. Si è
vista la gioia che vince il dolore, la vita che vince la morte, la trasfigurazione”.
(L.P.)