Etiopia: la Chiesa in soccorso dei bambini di Addis Abeba
In Etiopia, in cui si contano circa 700mila fedeli cattolici, sono più di 10 milioni
le persone che ricevono aiuto dalla Chiesa, che gestisce 203 asili d’infanzia e 222
scuole frequentate da oltre 180mila studenti, senza distinzioni di credo religioso.
Sono i numeri riportati da Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), un’organizzazione
che - dal 1947 - realizza progetti a sostegno della Chiesa nei luoghi in cui questa
è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la propria missione. Tra le persone
bisognose di aiuto, ci sono i bambini di Addis Abeba, la capitale etiope, che da decenni
trovano riparo nel piccolo cimitero della città, insieme a lebbrosi, poveri e senza
tetto. Da molti anni a occuparsi di loro ci pensano le Figlie della Carità di San
Vincenzo de’ Paoli, che hanno creato una scuola e un asilo vicino al cimitero, su
una collinetta, dove il pochissimo spazio è delimitato da un burrone, ma in cui le
suore sono riuscite a ricavare anche una biblioteca ed un campetto da gioco. Nell’ultimo
anno gli studenti sono stati 813. Racconta ad "Acs" suor Belaynesh Woltesi, responsabile
della struttura: “Una buona istruzione è l’unica via d’uscita dalla povertà. Qui è
tutto in miniatura, ma ai nostri bambini non manca nulla: libri, uniformi e soprattutto
cose da mangiare, anche se – prosegue – con i prezzi in continuo aumento è sempre
più difficile per noi comprare generi alimentari”. Tutti gli studenti provengono da
famiglie poverissime, con genitori spesso malati di Aids o lebbra. Tanti inoltre sono
stati raccolti per le strade mentre mendicavano, cosa non facile “perché spesso i
soldi elemosinati rappresentano l’unica entrata per le famiglie. E poi i bambini ormai
conoscono le regole della strada e non riescono ad accettare che qualcuno si prenda
cura di loro”. Nel 2011, Aiuto alla Chiesa che Soffre ha raccolto oltre 82 milioni
di euro nei 17 Paesi in cui è presente, ha donato 620 mila euro alla Chiesa cattolica
etiope e realizzato 4600 progetti in 145 nazioni. (L.P.)