2012-08-08 14:35:04

Siria, salvate l'archeologia


di Eva Ziedan, archeologa siriana, dottoranda all'Università di Udine, mediatrice culturale nelle scuole in collaborazione con le ACLI
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I carri armati governativi hanno aperto il fuoco contro antiche strutture come il Krak dei Cavalieri, la più importante e nota costruzione militare fortificata dei Cavalieri dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme. E' un regime barbaro. Ne è prova anche il furto di giorni fa al Monastero Deir Mar Musa, restaurato dal P. Paolo Dall'Oglio, un vero angelo, costretto a lasciare il Paese e quell'unico luogo dove cristiani e musulmani pregano insieme. La sua espulsione dimostra che al governo non importa nulla né degli esseri umani né dell'archeologia. L'unica cosa che possiamo fare, noi che studiamo all'estero, è chiedere che le missioni archeologiche per tanti anni impegnate in Siria, si facciano portavoce presso l'Unesco per salvaguardare questi tesori dell'umanità. Voi, che avete scavato nel corpo della Siria, che avete toccato la terra siriana, che sempre avete ripetuto l'importanza storico artistica della Siria a livello mondiale, perché tacete? Non restate in silenzio. E che almeno si proteggano i musei. Chiedo anche che l'Università La Sapienza - che nel 2004 ha conferito la laurea honoris causa alla moglie di Bashar Al Assad (lei che viene da Homs, una città che in pratica non esiste più) - sia revocata al più presto.
Il saccheggio selvaggio ai tesori inestimabili della storia siriana (moschee, templi romani, mosaici) procede inesorabile. Sono sei i siti iscritti nella lista del patrimonio mondiale Unesco tra cui la città vecchia di Damasco, la città vecchia di Bosra, l'antica città di Aleppo, il Krak dei Cavalieri e Qal'at Salah El-Din, gli antichi villaggi del nord del Paese e la famosa Palmira. (a cura di Antonella Palermo)







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