Le storie virtuose dal terremoto

Emilio Contini è titolare di Artech srl, azienda leader nella produzione di valvole cardiache, a Cavezzo (MO). Dopo il terremoto del maggio scorso, in seguito al quale ha perso tutto, si è rimboccato le maniche e ha fatto risorgere in questi mesi l'azienda che conta 20 dipendenti, in due container situati nel giardino della sua abitazione andata distrutta. Uno di questi è stato generosamente offerto da una famiglia il cui figlio è stato operato all'ospedale Bambino Gesù con un cuore artificiale che proveniva proprio da Cavezzo. Gabriella Bugamelli, la moglie del maresciallo dei Carabinieri del comune di Modena, ha innescato un circuito virtuoso di solidarietà, accogliendo e distribuendo, nella tenda accanto a quella dove ha trovato riparo fino a due settimane fa, tutti gli aiuti che ancora giungono per sostenere la cittadinanza colpita dal sisma.
Nella seconda parte del programma riflettiamo sugli episodi di violenza metropolitana che sembrano in costante aumento, come quello di cui è stato vittima un anziano di Milano, ridotto in fin di vita, per un'aggressione nel tentativo di rapina della sua bibicletta. "La crisi economica certamente spinge ad un aumento di violenza - afferma il sociologo Mauro Magatti - Ma non cerchiamo il capro espiatorio negli immigrati perché questa è una deriva molto pericolosa. La sicurezza non è solo un fatto di ordine pubblico, è prima di tutto un modo di vivere gli uni con gli altri. Ha a che fare con l'educazione, la coscienza morale e la cultura condivisa. Superiamo la retorica - conclude Magatti - e proviamo dunque a costruire le condizioni per una convivenza nella consapevolezza che ci sono dei limiti che non possono essere oltrepassati" (a cura di Antonella Palermo)